FIRENZE - "La Libreria Francese di Firenze compie trent'anni di attivit , un successo che implica auguri e complimenti per loro, ma serve anche da spunto per aprire una riflessione sul senso e l'attualit di strutture come le piccole librerie per le nostre citt e in generale per la nostra societ ". L'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti non si sottrae ad un dibattito aperto sull'uso delle citt da parte dei cittadini.
"La Regione sostiene le piccole librerie come alternativa ai megastore del libro e alla desertificazione dei servizi di pregio dai centri delle nostre citt . Dopo il bando del 2010, troveremo le risorse per aprirne un altro nel 2013. I destinatari saranno le micro, piccole e medie imprese che esercitano la vendita di libri al dettaglio - sottolinea l'assessore -. Due anni fa abbiamo sostenuto 10 piccole e medie imprese, che operavano nei centri abitati con meno di 15mila abitanti, fornendo un aiuto fino all'80 per cento dell'investimento purch non superiore ai 40mila euro. Abbiamo finanziato interventi relativi alla ristrutturazione e riqualificazione degli immobili, acquisti di impianti hardware e software".
Ma accanto a questo, in fase di avvio insieme all'Universit di Firenze una ricerca sulle librerie attive in Toscana "perch vogliamo conoscere la filiera della distribuzione del libro" afferma Scaletti. Capire come strutturata la distribuzione fondamentale per una Regione che ha tra le sue priorit la promozione della lettura, "ma soprattutto perch vogliamo capire quanto stato fatto in Europa per sostenere le librerie, e prendere come esempio le buone pratiche dagli altri paesi ed esportarle qui in Italia".
"Il piccolo di qualit regge la conclusione del ragionamento dell'assessore Scaletti -, e la Libreria Francese ne un esempio; luoghi di socialit e integrazione, che non possono essere sostituiti Ma anche un modo per dare visibilit all'editoria pi piccola, locale, che altrimenti non avrebbe una vetrina. Le librerie sono canali essenziali per la pluralit di espressione. Il trait d'union tra pubblico, privato e intellettualit locale. Buona parte del lavoro che facciamo sulle biblioteche pubbliche, soprattutto quelle nei piccoli comuni richiede di essere integrata con le piccole librerie".