Cultura
12 dicembre 2012
15:50

Per il Teatro delle Donne di Calenzano una stagione all'insegna della lotta ai tabù

FIRENZE - Un teatro attento alle nuove drammaturgie e ai tabù ancora da abbattere. La nuova stagione del Teatro delle Donne - dal 15 dicembre 2012 al 15 maggio 2013 - già nel titolo Il Teatro che verrà racchiude la visione che ne sta alla base: l'impegno a proporre spettacoli che siano uno specchio critico del presente con uno sguardo proiettato verso il futuro.

"Data la crisi che sta cambiando il nostro Paese – ha spiegato oggi Maria Cristina Ghelli, presidente del Teatro delle Donne e direttrice del Teatro Manzoni, nel corso della presentazione del programma 2012-2013 al Caffè Letterario insieme all'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti e ad autori presenti nel programma – la cultura in genere ed il teatro in particolare hanno l'obbligo di volgere l'attenzione a un possibile futuro, in questo caso gettando uno sguardo sul 'teatro che verrà', cercando di coglierne le novità, gli spunti più interessanti, i linguaggi più graffianti, le tematiche meno usuali: i cosiddetti tabù, quello di cui non si può parlare perché scomodo, sconfortante, sgradevole. Un programma dedicato ad un pubblico curioso, perché si possa uscire da teatro con un pensiero in più. Perché pensare fa bene".

"Il Teatro delle Donne – ha affermato l'assessore Scaletti - ci regala un punto di vista sulla realtà diverso, a volte poco piacevole, spesso scomodo. Ma questo è il compito della cultura: insinuare il dubbio, far crescere la curiosità e il pensiero critico. Questa edizione è ancora più importante perché si occupa di tabù, come la violenza sulle donne. I fatti di cronaca assurdi e violenti ci parlano di un'emergenza diffusa e sommersa, che si consuma spesso in casa. E questo è il sintomo di un grave ritardo culturale: ancora oggi nella nostra società si tende in qualche modo a ritenere la violenza domestica un fatto privato. Oltretutto il nostro paese, fuori da ogni standard e impegno internazionale, non ha neanche ratificato la Convenzione firmata a Istanbul nel 2011 dal Consiglio d'Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica".

Progetti come il Teatro delle Donne, a giudizio dell'assessore devono essere uno stimolo per tutti noi a cercare soluzioni concrete a un problema che può essere risolto solo attraverso una rivoluzione culturale. "La cultura ha in questo caso anche il valore della denuncia, per far crescere il rispetto e con esso la difesa della donna. Per questo come Regione continueremo a sostenere attività come questa, convinti di contribuire alla crescita della coscienza collettiva anche contro il virus del sessismo".

Tutti i dettagli su www.teatrodelledonne.com