Economia
Lavoro
29 ottobre 2012
11:34

Pelletteria, un'intesa con le parti sociali per promuovere la filiera

FIRENZE Un piano di valorizzazione e promozione della filiera della pelletteria attraverso azioni di orientamento, formazione e riqualificazione dei giovani, degli addetti del settore e dei disoccupati in cerca di nuova o diversa occupazione. A prevederlo un protocollo d'intesa firmato oggi da Regione, Provincia di Firenze, Associazione delle Province (Upi), Confartigianato, Cna, Confindustria e organizzazioni sindacali.

"L'intesa di oggi spiega l'assessore alle attivit produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini che ha firmato l'accordo per la Regione si inserisce nel quadro del confronto avviato fra Regione e parti sociali per individuare gli strumenti di sostegno e crescita del sistema produttivo toscano. In questo contesto il settore manifatturiero e, in particolare, il sistema moda, rappresentano una delle priorit di intervento".

Ad essere interessati all'intesa sono tutti i settori della filiera, quindi: pelletteria, concia, accessori metallici. "Si tratta di un settore in forte espansione sottolinea Simoncini con grandi potenzialit dal punto di vista produttivo e occupazionale nell'intero territorio nazionale. Per questo indispensabile mettere in campo tutte le possibili azioni di sostegno dell'attuale fase di espansione , assicurando cos il consolidamento e lo sviluppo delle imprese che fanno parte della filiera".

Il protocollo

Fra le finalit dell'intesa, quella di promuovere un sistema di orientamento al lavoro e formazione professionale per migliorare la capacit di adattamento al mercato delle imprese, sia attraverso la qualificazione di lavoratori e imprenditori, sia attraverso la rilevazione dei fabbisogni occupazionali delle imprese. Ci si propone inoltre la promozione del contratto di apprendistato come canale privilegiato di formazione e lavoro, utilizzando la formazione sia pubblica che privata, in forma partecipata con le imprese del settore. Tutte queste funzioni come si legge nell'intesa firmata oggi - saranno contraddistinte da un marchio di progetto che render visibile all'esterno tutto il processo e potr essere utilizzato per azioni di marketing sociale, per valorizzare e rendere appetibili figure professionali del settore pelletteria e degli accessori che affondano le loro radici nella tradizione e nella cultura del lavoro in Toscana.

I compiti dei firmatari

Pi nel dettaglio, la Regione Toscana, oltre alla definizione e al coordinamento delle funzioni di orientamento, formazione, monitoraggio di cui abbiamo appena detto grazie a risorse del Fondo sociale europeo e nazionali, coordina e verifica con gli altri firmatari l'attuazione del protocollo e prosegue il confronto con le parti sociali per le tematiche sviluppate nel Tavolo Provinciale non trattate nel presente protocollo.

La Provincia, oltre a partecipare al coordinamento regionale, attiva specifici percorsi formativi - utilizzando sia le risorse Fse sia risorse assegnatele da diverse normative nazionali - con una forte attenzione alle esigenze espresse dalle aziende e in stretta relazione con i propri Centri per l'Impiego. Attiva inoltre un sistema di orientamento integrato alla formazione e al lavoro, che valorizzi e potenzi il settore pelletteria fra i giovani e nelle scuole e sostenga la sperimentazione di azioni innovative. Sempre da parte della Provincia verr concretizzata l'azione di promozione dell'apprendistato, mettendo in atto una formazione pubblica di alta qualit con grande attenzione alla fattiva partecipazione dell'azienda.

Nella definizione dei relativi bandi saranno affidati punteggi premiali ai progetti di rete, di filiera o che vedano coinvolte pi imprese in forma associata.

Proseguir inoltre il lavoro del tavolo provinciale sulla filiera della moda insieme alla Regione.

Le organizzazioni datoriali, oltre a partecipare al coordinamento regionale, individuano in modo concreto e operativo i fabbisogni occupazionali a formativi delle aziende di settore, anche utilizzando sistemi innovativi che coinvolgano direttamente le imprese, soprattutto quelle di piccole-medie dimensioni. Si propongono inoltre la promozione del marketing sociale della pelletteria e degli accessori, fornendo dati, materiali e informazioni sulle aziende del settore.

Cosa fa la Regione

Fino ad oggi la Regione ha investito, per la formazione degli addetti del settore pelle, oltre 500 mila euro tramite la provincia di Firenze, che si aggiungono ai 400 mila euro di risorse del Fse ad un progetti di filiera che coinvolge 33 piccole, 6 medie e 2 grandi aziende. Inoltre la Regione ha cofinanziato, con risorse del Fesr, il polo integrato per l'alta formazione nel campo della moda e del design del Comune di Scandicci, mentre sono 27 le imprese che hanno usufruito di aiuti per l'accesso al credito per oltre 4,6 milioni. Fra le attivit formative anche quelle del progetto Amiata Pelletterie, nell'ambito di progetti finanziati con il bando sui settori specifici.

Da citare anche la partecipazione di aziende del settore ai bandi per ricerca e sviluppo e al bando per la costituzione di reti di imprese: grazie ad esso nel 2011 sono nate due aggregazioni nel settore pelletteria con un contributo pubblico di poco meno di 300 mila euro.

Il Polo di innovazione della moda ha sostenuto azioni rivolte alle imprese per introdurre innovazione di processo e di prodotto che permettano alle aziende di rimanere sul mercato. Finanziato dalla Regione Toscana, il polo coinvolge i principali centri di ricerca che operano al servizio dei distretti chiave dell'economia manifatturiera toscana: tessile a Prato, abbigliamento e pelletteria nell'area di Firenze, pelle e cuoio a Santa Croce sull'Arno, oreficeria ad Arezzo, calzature a Lucca-Valdinievole.

I dati del settore La pelletteria e il suo indotto, compresi gli accessori, sono uno dei comparti pi importanti in termini di addetti, imprese e valore dell'export che, anche nel primo trimestre 2012, ha mantenuto un + 6% sulla media nazionale. I marchi toscani sono fra i pi conosciuti a livello mondiale e contribuiscono in maniera rilevante alla diffusione del made in Italy sui mercati internazionali. Anche nel periodo 2011 -2012 il settore pelletteria ha retto, mantenendo un buon livello occupazionale.

La produzione del settore rappresentata principalmente da articoli di pelletteria, collocabili nella fascia prezzo/qualit alta (fino al segmento del lusso) o medio-alta.

Secondo i dati ISTAT, nel 2008 gli addetti della pelletteria fiorentina erano 11.685. Il polo fiorentino della pelletteria comprende oltre 2000 aziende, quasi un terzo di quelle toscane (30%) e un decimo (9,4%) di quelle nazionali del settore. Gli addetti degli accessori, sul territorio fiorentino ammontano a 3000 unit , distribuiti su circa 150 aziende.

Dopo la crisi che ha colpito pesantemente nel biennio 2009-2010, a partire dal 2011 le commesse da parte dei marchi committenti sono in deciso aumento, permettendo di ridurre o eliminare, in alcuni casi, il ricorso agli ammortizzatori sociali.

Leggi il protocollo pelletteria