Notizie dal SST
21 dicembre 2020
13:39

Paziente guarito dal Covid-19 dona all’ospedale 100 bottiglie di Rosso di Montalcino DOC in segno di ringraziamento

Il gesto di Michele Cannoni, ricoverato alle Scotte dal al 22 marzo al 2 aprile: «Mi sono sentito in dovere di fare un dono a chi mi era stato vicino nel periodo più difficile della mia vita»

Paziente guarito dal Covid-19 dona all’ospedale 100 bottiglie di Rosso di Montalcino DOC in segno di ringraziamento

100 bottiglie di Rosso di Montalcino DOC per ringraziare il personale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese per l’assistenza ricevuta. È il gesto di Michele Cannoni, ricoverato per Covid-19 all’ospedale Santa Maria alle Scotte dal 22 marzo al 2 aprile. Completamente guarito, Michele Cannoni ha deciso di esprimere la sua gratitudine a medici, infermieri e OSS che lo hanno preso in cura e agli addetti alle pulizie, donando loro 100 bottiglie di Rosso di Montalcino DOC, annata 2017, insieme alla moglie, Barbara Nannetti, titolare di una tenuta vitivinicola nel territorio ilcinese.
La consegna è avvenuta alla presenza del direttore generale ff dell’Aou Senese, Maria Silvia Mancini, dei referenti e dei coordinatori infermieristici dell’area Covid.
«Mi sono sentito in dovere di fare un dono a chi mi era stato vicino nel periodo più difficile della mia vita», così Michele Cannoni raccontando la sua esperienza con il Covid-19. «Non è stato facile stare due settimane, da solo, in un letto di ospedale – ha aggiunto Michele Cannoni -. Per questo oltre a tutti gli amici che mi sono stati vicini con messaggi o chiamate, devo dire grazie anche a tutti i medici e gli infermieri che mi hanno assistito con grande umanità. Medici, infermieri, OSS e addetti alle pulizie sono state persone veramente straordinarie, pur nella difficoltà del momento – ha concluso Cannoni -. Il mio pensiero, oltre che il dono mio e di mia moglie in occasione del Natale, va a tutte queste persone. Grazie di cuore e soprattutto forza! Tutti insieme possiamo vincere questa guerra contro il virus». «Non è stato facile stare lontana da mio marito – conclude Barbara Nannetti, anche lei positiva al Covid-19 nello stesso periodo – oltretutto con la preoccupazione per il suo ricovero. Il mio augurio va a tutti i professionisti della sanità, questa pandemia è dura da affrontare ma loro stanno dimostrando grande coraggio».