Economia
Istituzioni
15 aprile 2013
14:12

Patto di stabilità, Bugli: 'Cederemo 61 milioni della nostra capacità di spesa agli enti locali'. Domande entro maggio

FIRENZE - Boccata di ossigeno per gli enti locali, che prima dell'estate in Toscana potranno spendere complessivamente 61 milioni in più: non soldi ma capacità di spesa, e quindi la possibilità, risorse in cassa, di alzare per un certo ammontare il tetto imposto dal patto di stabilità nazionale, quello troppo basso di cui si lamentano proprio parecchi enti locali costretti a rinviare investimenti importanti pur avendo i soldi per realizzarli.  Lo potranno fare i Comuni e le Province in grado di usufruire dei benefici del cosiddetto 'patto di stabilità verticale'. Una cessione che la Regione ha deciso di confermare, nonostante che anche per lei il patto si sia fatto più stretto: quasi 250 milioni in meno da spendere.

Le quote del patto saranno cedute dalla Regione Toscana e distribuite agli enti locali a fine maggio. Ma la torta è già definita. "Oggi la giunta ha infatti deciso i criteri e l'ammontare del proprio spazio finanziario che cederà, ovvero 61 milioni" annuncia l'assessore al bilancio della Toscana, Vittorio Bugli. In genere si aspettava ottobre, quando era chiaro se il tetto di spesa veniva raggiunto o meno; quest'anno accadrà prima. "Abbiamo deciso di utilizzare una possibilità offerta dalla legge di stabilità dell'anno scorso" spiega Bugli.

Oltre cinquantasei milioni su sessantuno saranno distribuiti per tre quarti ai Comuni (42,3 milioni) ed un quarto alle Province (14 milioni), dando priorità alle opere strategiche e urgenti e alla viabilità. Altri 4 milioni e 600 mila euro sono destinati invece alle spese in conto capitale (e quindi investimenti) dei Comuni che effettueranno nel 2013 opere di ripristino a seguito di frane ed alluvioni subite l'anno scorso. Le domande dovranno arrivare in Regione entro metà maggio. Entro il 31 maggio saranno rideterminati gli obiettivi programmatici degli enti locali. A fine ottobre sarà poi fatto un ulteriore controllo, per verificare la possibilità di ulteriori cessioni in base alle spese fatte dalla Regione e l'esaurimento o meno della propria capacità di spesa.