14 aprile 2014
18:06

Partigiana "Chicchi": Teresa Mattei ricordata in Regione

Firenze - "Quel di fatto l'ho fatto mettere io e sono molto orgogliosa di quelle due paroline che ho fatto includere perch se era una proclamazione un po' retorica non serviva a nulla, ma di fatto quel di fatto voleva dire il nostro contributo di giovani comunisti allora alla concretezza delle leggi, a quello che noi volevamo che di fatto succedesse in Italia". Cos Teresa Mattei in un discorso, nell'aprile di 20 anni fa a Cinisello Balsamo, per l'anniversario della Liberazione ricordando il suo contributo di giovane donna all'assemblea costituente e il suo ruolo per la definitiva scrittura dell'articolo 3, l'articolo che attribuisce alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli socio-economici che sono un limite non solo formale ma, appunto, anche sostanziale alla libert e all'uguaglianza dei cittadini.

E la staffetta partigiana Teresa Mattei  stata ricordata questo pomeriggio a Firenze, nella sala Pegaso della Giunta in piazza Duomo, su iniziativa della Regione Toscana a un anno dalla  morte. Sullo sfondo una pubblicazione ("Teresa Mattei. Un profilo politico-parlamentare") edito dalla biblioteca della Camera dei Deputati nonch una testimonianza audio con parole della stessa Mattei pronunciate a Pontassieve, nel 2005, in una manifestazione pubblica contro le modifiche alla Carta Costituzionale proposte, e poi bocciate dal popolo nel referendum 2006, dal governo Berlusconi.

"Non si pu cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza", disse in quella occasione Teresa Mattei. E ricord come in assemblea costituente forze politiche cos diverse ma unite dalla voglia di rilanciare il Paese cercassero sempre "il massimo consenso possibile". Per la Mattei, in ogni caso, "questa nostra Costituzione bisogna realizzarla, non cambiarla".

La cerimonia stata introdotta dall'assessore regionale all'Istruzione che della Mattei ha evidenziato tre aspetti: la passione per la politica, la lotta per i diritti delle donne, il lavoro nei confronti dei giovani attorno ai temi della giustizia e della democrazia. Si sono poi succeduti altri tre esponenti delle istituzioni pubbliche: un ex sindaco della citt di Pisa, il sindaco del Comune pisano dove la Mattei si spense il 12 marzo 2013 e dove le stata poi intitolata una via ma anche l'aula magna della scuola, una consigliera regionale toscana. Un filo rosso ha legato i tre interventi: la sottolineatura, anche attraverso episodi e testimonianze, sul grande ruolo avuto dalla donna, nata a Genova il 1 febbraio 1921, nella lotta al fascismo, nella nascita della democrazia, nelle lotte civili nei decenni successivi.

Fu, Teresa Mattei, una delle appena 21 donne che facevano parte, su un totale di 506 membri, dell'assemblea costituente. Nel 1938 era stata espulsa "da tutte le scuole del Regno" perch si era rifiutata di assistere alle lezioni in difesa della razza ("Esco - disse al "Michelangelo" di Firenze, quando aveva 17 anni - perch non voglio assistere a questa vergogna").

Staffetta partigiana (nome di battaglia "Chicchi"), nell'immediato dopoguerra si batt fortemente per il diritto di voto alle donne. In Costituente intervenne, sconfitta, perch fosse riconosciuto il libero accesso delle donne alla magistratura ("Signorina - cos l'apostrof ironico e maleducato un deputato liberale - lei non sa che in certi giorni del mese le donne non ragionano? E lei lo sa - rispose calma la Mattei - che ci sono uomini che non ragionano mai per tutto il mese?").

Sono quindi intervenuti, con testimonianze, il partigiano livornese Garibaldo Benifei, classe 1912 (presente con la moglie Osmana, conosciuta nell'ottobre 1943. Il loro fu il primo matrimonio civile a Livorno) e Rocco Muzio, ultimo figlio di Teresa. Il primo, pi volte incarcerato sotto il fascismo per le sue idee comuniste, ha rievocato i funerali, nel marzo 1933, del compagno Mario Camici che a sua volta era stato torturato dalla polizia segreta fascista: funerali, a Livorno, cui parteciparono migliaia di persone confermando "il carattere democratico e antifascista della citt " anche in quegli anni difficili.

Fra gli episodi raccontati da Rocco, la prostrazione provata dalla madre dopo i fatti accaduti a Genova nel 2001 e come fosse stato un incontro con Tiziano Terzani a farle tornare "la voglia per un rinnovato impegno in favore delle battaglie per la libert ". Quel Tiziano Terzani - autore di "Lettere contro la guerra", grande giornalista e noto rifiutatore di premi giornalistici - che Teresa Mattei, appassionata nel difendere i diritti dei bambini anche davanti allo strapotere dei media,  volle premiare, a San Giuliano Terme, come "bambino permenente".