Tecniche compositive nuove, studio del suono in spazi non convenzionali, sviluppo di software e programmi pensati per l’elaborazione della musica dal vivo e sperimentazione di allestimenti “immersivi” dove ambiente ed opere interagiscono fra loro e con gli ascoltatori. Questo e molto altro è stato ed è parte dell’attività e della ragion d’essere di Tempo Reale, laboratorio musicale contemporaneo fondato nel 1987 a Firenze da Luciano Berio, uno dei maestri dell’avanguardia musicale europea e punto di riferimento di nuove esperienze sonore per musicisti, compositori e appassionati di opere ispirate dall’uso dell’elettronica, nelle loro declinazioni più colte e nelle esperienze aperte alla contaminazione con altre forme narrative musicali.
Dal 2013 Tempo Reale ha la qualifica di Ente di Rilevanza per lo Spettacolo dal Vivo della Regione Toscana, che fa parte dei soci istituzionali dell’associazione assieme al Comune ed alla Città Metropolitana di Firenze, sostenuta anche dal Ministero
per i Beni e le attività Culturali, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
“La storia di Tempo Reale – sottolinea Giani – doveva essere raccontata non solo per misurarsi con la figura di Luciano Berio e fare il punto sugli attuali scenari della musica elettronica ma soprattutto per riconoscere il valore di un’esperienza culturale fiorentina e toscana che ha saputo diventare un polo per la ricerca e la contemporaneità in tutte le sue forme espressive.”
“Il volume – nelle parole dell'autrice Giulia Sarno, etnomusicologa e storica dello spettacolo – nasce dall’idea di unire archivio e memorie orali nel descrivere il percorso di Tempo Reale che nasce da una precisa idea di cosa desiderava essere e promuovere nel campo della musica sperimentale, a partire dalle sue espressioni più classiche e innovative, per aprirsi poi ad un orizzonte di ricerca ampio e aperto ad esperienze estetiche e pratiche performative che seguono l’evolversi delle tecnologie digitali sonore.”
L’attività dell’associazione spazia oggi dalla didattica alla sperimentazione in campo musicale, con particolare riguardo alle forme espressive della musica elettronica e la presentazione del volume “Una storia di Tempo Reale: carte e memorie intorno a un’esperienza fiorentina di ricerca musicale”, è il compendio di oltre trentacinque anni di attività e nello stesso tempo l’occasione di parlare dei futuri progetti assieme, fra gli altri, ad Alessia Bettini, vicesindaca del Comune di Firenze, Letizia Perini, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Cultura, Paolo Liverani direttore del dipartimento Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’ Università di Firenze, Cristina Jandelli, coordinatrice del dottorato di ricerca in Storia delle arti e dello spettacolo dell’Università di Firenze e Sara Nocentini, presidente di Tempo Reale.
Negli archivi di Tempo reale, aperto al pubblico su appuntamento, sono oggi custodite non solo le tracce del lavoro di Luciano Berio ma anche circa seicento partiture di compositori del secondo Novecento come Pierre Boulez, Salvatore Sciarrino, Luigi Nono, Stefano Gervasoni, Sylvano Bussotti, Kurt Weill e Paolo Castaldi, solo per ricordarne alcuni.
E l’attività che oggi svolge Tempo Reale – come ha sottolineato Alessia Bettini – non si limita al valore documentale ed archivistico delle testimonianze musicali che sono raccolte nei suoi archivi e testimonia la vitalità e l’apertura di Firenze e della Toscana alle nuove espressioni artistiche ed ai “futuri” possibili della cultura che abiteranno la regione negli anni a venire.”
L’attività del centro si indirizza oggi nel campo della ricerca nella musica elettronica ed elettroacustica, esplorando temi attuali come la sound art e il paesaggio sonoro con la partecipazione di personalità rilevanti nella vita culturale fiorentina e regionale ed una serie di progetti ed eventi come l’interpretazione sonora del Parco di Villa Caruso Bellosguardo a Lastra a Signa, che verrà scoperta “acusticamente” il 22 aprile con un percorso guidato di circa un’ora in una serie di ambienti significativi della villa, preceduto da un’introduzione su alcuni concetti fondamentali sul suono e da una contestualizzazione degli elementi storico-architettonici più importanti.
Per la visita a Villa Caruso ed altri eventi contattare prenotazioni@temporeale.it
In caso di maltempo l’evento sarà rinviato a data da destinarsi.
La visita fa parte del progetto Suono Giardino 2023