Economia
Istituzioni
4 settembre 2013
16:09

PA più efficiente, Bugli: "Regione e Comuni costruiscano insieme un grande 'cloud' per gestire i tributi"

FIRENZE – La rete, la banda larga e le ‘nuvole informatiche' per migliorare e rendere più efficiente la pubblica amministrazione. L'assessore al bilancio, ai tributi e ai rapporti con gli enti locali della Toscana Vittorio Bugli lancia l'idea di un grande cloud per aiutare i vari rami della pubblica amministrazione a dialogare e parlare fra sé: una nuvola dedicata in prima battuta alla gestione dei tributi e di supporto al contrasto dell'evasione fiscale, ma che potrebbe essere utilizzata in tanti modi diversi e rendere la vita anche più facile ai cittadini contribuenti.

La proposta arriva nel corso del convegno organizzato stamani a Firenze dall'Anci, l'associazione dei Comuni della Toscana, sul tema "Reti e servizi, opportunità, sviluppo. Innovazione su banda larga e nuove tecnologie". Secondo l'assessore la riforma della pubblica amministrazione non riguarda solo la soppressione di un ente o di un livello istitutizionale. C'è dell'altro. Ha a che fare con il funzionamento della ‘macchina'. "Bisogna esaminare il funzionamento della ‘macchina' e capire dove agire – dice -. Perché, come le aziende che reggono alla concorrenza sono quelle che si adeguano alla tecnologia, così la pubblica amministrazione, se vuole tenere il passo, deve attrezzarsi e darsi una nuova organizzazione". "Lo stesso – aggiunge – vale per i servizi".

"Valutiamo insieme noi Regione e Comuni – propone dal palco, durante il suo intervento – la creazione di un sistema regionale per la gestione e riscossione delle tasse, tributi e imposte: un grande ‘cloud' toscano con il quale gestire il contributo che i cittadini danno al funzionamento della Pubblica amministrazione della Toscana".

"Dobbiamo passare dalle parole ai fatti – prosegue – e in questo senso la Toscana è pronta a svolgere la propria parte". "Oggi – spiega, scendendo nel concreto – sempre di più Comuni e Regioni si occupano del prelievo fiscale: quindi c'è un problema di come si fa a farlo bene, in modo efficace ed equo, e rendendo anche più efficienti le modalità di accertamento. Tutto questo non si fa solo con le persone, ma anche con servizi informatici basati sullo scambio delle informazioni e sulla possibilità di accertamento e azione in tempo reale". Da qui la proposta di Bugli di "costruire un sistema di cooperazione istituzionale che non sia ‘della Regione', ma ‘regionale'". "La rete, la banda larga – ha detto ancora – può essere di supporto sia in direzione della semplificazione dei rapporti fra cittadini e istituzioni che per costruire un nuovo modo di essere degli enti territoriali. Credo che dovremo cominciare a ragionare su come la cooperazione istituzionale possa aiutare Comuni e Regione a costruire un sistema di accertamento e di riscossione in grado di facilitare la vita agli operatori ed ai cittadini".

"Gli investimenti sulle infrastrutture tecnologiche e sui servizi informatici – conclude Bugli – possono diventare una vera occasione di sviluppo per la modernizzazione del Paese ed essere decisivi per riformare lo Stato e la Pubblica amministrazione. Altrimenti il tema dell'innovazione resterà ancora una volta una scatola vuota, utilizzato dalla politica in maniera poco sentita e poco strategica".