Commercio
21 dicembre 2012
16:07

Orari negozi liberi, Rossi: 'Rispetto per decisione Consulta, ma compito nuovo governo modificare decreto'

FIRENZE - "Le sentenze della Consulta si rispettano e si applicano. Ma nessuno ci potr impedire di pensare che la liberalizzazione completa degli orari un tributo irrispettoso all'identit storica e alle tradizioni, che colpisce i diritti dei lavoratori e favorisce la grande distribuzione a danno del piccolo commercio".

Cos il presidente Enrico Rossi ha commentato il rigetto da parte della Corte Costituzionale del ricorso presentato da otto Regioni, tra cui la Toscana, contro la decisione del governo, nell'ambito del decreto SalvaItalia, di consentire la totale libert degli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali. "Ci auguriamo che il prossimo governo possa ristabilire un minimo di regole, condivise con le Regioni, gli enti locali e con le associazioni di categoria".

Da parte sua, l'assessore regionale al commercio Cristina Scaletti ha sostenuto che "la Toscana ha fatto di tutto per rendere compatibile la liberalizzazione con la giusta armonia fra tipologie distributive, la qualit della vita del consumatore ma anche del lavoratore, nonch il rapporto fra paesaggio, ambiente, aspetti sociali e insediamenti".

Sul ricorso presentato insieme ad altre sette regioni, la Consulta ha per osservato che la competenza dello Stato prevalente, attribuendo la questione alla materia della concorrenza. "Ecco perch noi chiediamo, a questo punto, che il Governo che si insedier dopo le elezioni apra un tavolo con le regioni e l'Anci" ha aggiunto Scaletti.

"Occorre studiare le modalit per inserire nella legislazione nazionale normative per evitare che queste liberalizzazioni producano una non auspicabile situazione di concorrenza selvaggia nel commercio. Ritengo - ha concluso l'assessore - sia importante riconoscere ancora alle istiuzioni un ruolo attivo nella regolamentazione e nel coordinamento dei tempi delle citt e dei territori in rapporto alle attivit e le funzioni. Delegare tutto ci alle grandi imprese del commercio non pu sempre risolvere i problemi dei cittadini".