Internazionale
Diritti
22 luglio 2014
9:50

Nocentini incontra 42 giovani toscani nel mondo alla ricerca delle loro radici

FIRENZE - Giovani toscani del mondo a Palazzo Strozzi Sacrati. Sara Nocentini, assessora alla cultura, al turismo e da alcuni mesi anche ai Toscani nel mondo, ha incontrato ieri 42 giovani di origine toscana residenti all'estero: "Posso capire cosa vi ha spinto qui. Mia madre tedesca", ha rivelato l'assessora. Ventinove di loro stanno frequentando a Siena il corso di lingua e cultura di tre settimane che viene organizzato da tempo tutti gli anni (spesso anche pi di una volta all'anno): di questi, diciassette parteciperanno anche a una cinque giorni da stagisti grazie a Confindustria, che li guider in realt produttive molto significative.
 
Altri tredici giovani, pi grandi, si tratteranno invece in Toscana tre mesi; si sono aggiudicati le borse di formazione Mario Olla, anche queste proposte da tempo ed intitolate al sindaco di San Marcello Pistoiese che per primo, negli anni Settanta, riannod i fili con i toscani nel mondo. Dunque quarantadue ragazze e ragazzi (in netta minoranza i maschi, una decina) giunti per lo pi dal Brasile e l'Argentina, dove pi numerosi sono i toscani all'estero, ma anche da Venezuela, Canada, Stati Uniti, Irlanda e Australia, Cile e Uruguay.
 
Cambiano le facce, ma non le sensazioni e i motivi per cui questi giovani, nipoti o bisnipoti di chi emigrato dalla Toscana verso i quattro angoli del mondo, hanno deciso di tornare per qualche settimana o qualche mese. Vogliono imparare meglio l'italiano e capire cosa vuol dire essere toscano. O imparare un lavoro e fare esperienza. Come Federico, tra vigne e cantine delle colline fiorentine. Come Pedro, in uno studio di architettura. Come Laura, a disegnare gioielli, o Guillermina, che di design anche lei si occupa mai industriale. E poi turismo, ristorazione, biomedicale: le tante eccellenze toscane.
 
Si torna qui per tenere vivo un legame, non per nostalgia
In Toscana non si torna per nostalgia, ha ricordato il vicepresidente dei Toscani nel mondo Nicola Cecchi, forte di tante esperienze precedenti: perch questi giovani diciottenni, ventenni e trentenni sono cittadini del mondo pi di tanti altri. Si torna semmai per il bisogno di non recidere il filo che legava loro (e i loro nonni) a questa terra, per conoscere la 'loro' Toscana e farne magari un'opportunit : di crescita e di lavoro. Lo hanno messo per scritto in quasi tutte le brevi frasi scritte sui biglietti che l'assessora Nocentini ha distribuito chiedendo loro di commentare l'esperienza vissuta nella terra delle loro radici.
 
Una esperienza vantaggiosa per tutti, anche per la regione, le sue imprese e la sua economia. La sfida degli ultimi quattro anni infatti quella di fare dei toscani nel mondo sentinelle e ambasciatori ma anche una rete di relazioni importanti per promuovere il "made in Tuscany" e le eccellenze toscane. "Un vero e proprio ponte costruito da chi oggi qui, da chi li ha preceduti, da chi verr dopo ha aggiunto l'assessora Nocentini -, un luogo di scambio e di circolazione per contributi e anche giudizi, perch abbiamo bisogno di sentirci raccontare da chi ci legato, ma ci guarda da fuori. E pu aiutarci a fare meglio, sempre meglio".
 
Toscani nel mondo: un ponte di memorie ed emozioni
Quando la Consulta dei toscani all'estero nata, nella seconda met degli anni Settanta, il primo bisogno era quello di ricostituire un'affettivit che era venuta meno. Le comunit di emigrati chiedevano attenzione ed aiuto. Sostegno andava assicurato a chi voleva tornare definitivamente in Toscana ma non aveva i mezzi per farlo. C'era anche una memoria da custodire. E infatti la Regione ha sostenuto ricerche, diari e quaderni sull'emigrazione. E continua a farlo anche ora. Costruire assieme ai toscani all'estero una rete di promozione, a costo zero, la nuova frontiera.
 
I numeri della Toscana in fondo non sono quelli di Campania e Calabria, della Sicilia o del Friuli. Ma anche la Toscana ha in fondo tanti emigrati all'estero. Gli iscritti all'Aire., che la speciale anagrafe degli emigranti di tutto lo stivale, erano all'inizio del 2013 (fonte Migrantes) 133 mila su quattro milioni e 300 mila italiani. Non tantissimi, ma neppure pochi. Una citt come Pisa. E molti di pi sarebbero considerando anche solo chi vanta discendenze lontane. Pi di cento sono le associazioni, diffuse soprattutto in America e Australia, con oltre 13 mila iscritti e 558 famiglie coinvolte.