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9 febbraio 2011
17:58

Montedoglio, riunione ad Arezzo: 'Acqua sufficiente per uso plurimo'

PERUGIA - La diga di Montedoglio anche nelle attuali condizioni di invaso ridotto in grado di soddisfare gli usi prioritari delle acque programmati da Umbria e Toscana fino al 2013, e quindi anche quelli irrigui: quanto emerso nel corso di un incontro che si tenuto oggi alla Provincia di Arezzo, a cui hanno partecipato gli assessori regionali all'agricoltura dell'Umbria, Fernanda Cecchini, e della Toscana, Gianni Salvadori.

"L'incontro hanno spiegato Cecchini e Salvatori - a cui hanno partecipato il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, l'assessore all'agricoltura della Provincia di Arezzo Andrea Cutini, l'assessore alla gestione idraulica della Provincia di Perugia Domenico Caprini, il direttore dell'Ente irriguo Umbro Toscano Diego Zurli e le Organizzazioni agricole di Umbria e Toscana, servito per esaminare le ripercussioni e le prospettive conseguenti al parziale cedimento della parete dello scolmatore dell'invaso avvenuta il 29 dicembre scorso".

"Dai calcoli e dagli accertamenti effettuati dai tecnici delle due Regioni hanno detto Cecchini e Salvadori - emerso che la capienza dell'invaso, oggi ridotta a 80milioni di metri cubi dai 150 della diga a pieno regime, riesce comunque a soddisfare sia le necessit idropotabili, stimate in 12 milioni di metri cui, sia irrigue, stimate attorno ai 7 milioni di metri cubi, e a garantire il deflusso minimo vitale nei mesi pi sfavorevoli di giugno, luglio e agosto per i quali previsto un fabbisogno di circa 25 milioni di metri cubi.

Rispetto quindi agli 80 milioni di metri cubi invasati, la necessit complessiva stata quantificata cautelativamente in 55 milioni di metri cubi per le due regioni. Disponiamo quindi hanno sottolineato Cecchini e Salvadori di un oggettivo margine di tranquillit per i prossimi anni".

I due assessori, nel definire "positivo l'esito della riunione", hanno annunciato che l'Ente irriguo umbro toscano metter a disposizione delle associazioni agricole una relazione scritta, di carattere informativo per rispondere ai quesiti e alle richieste di chiarimento avanzate anche nel corso della riunione. Relativamente al risarcimento dei danni subiti da alcune aziende agricole stata sottolineata la necessit di istruire pratiche documentate perch , non trattandosi di danni causati da calamit naturali, anche per i risarcimenti, come per l'individuazione delle responsabilit , occorrer attendere l'esito del procedimento giudiziario".

Fonte: Agenzia Umbria Notizie