
FIRENZE Un tavolo tra Regione e Ministero per affrontare "con spirito umanitario e ragionevolezza" la questione dei migranti accolti dopo la fuga dal Nord Africa: almeno mille e trecento cittadini, solo in Toscana, che hanno chiesto asilo, ma che qualche difficolt in pi per il riconoscimento potrebbero averla, "perch sono fuggiti da una guerra e non da una dittatura". Lo propone il presidente della Toscana Enrico Rossi in una lettera appena inviata al ministro dell'interno Anna Maria Cancellieri.
E' passato un anno da quando le Regioni italiane hanno ospitato i primi cittadini tunisini, che l'isola di Lampedusa non poteva pi contenere, e dopo di loro i cittadini provenienti dalla Libia, travolta dalla guerra. La Toscana li ha accolti non in campi con il filo spinato, ma con un modello di ospitalit diffusa che ha coinvolto l'intero territorio, i Comuni e le associazioni, in cento e pi luoghi. Il 4 aprile del 2011 sbarcarono a Livorno i primi tunisini, in fuga dalla fame, spesso poco pi che ragazzi. Un mese dopo sono arrivati i profughi scappati dalla guerra in Libia, non libici ma emigranti di altri paesi dell'Africa, in fuga a loro volta da altre guerre e persecuzioni e che l avevano trovato lavoro. Di mille e ottocento che erano ne sono rimasti mille e trecento e la Regione propone ora al ministero dell'interno di istituire appunto un tavolo per definire insieme le soluzioni migliori, cercando di chiudere la fase dell'emergenza ed inserire queste persone nelle comunit che le hanno accolte, se lo vorranno, con le forme giuridiche che con il ministero sar possibile individuare.
"Sarebbe una contraddizione insostenibile dice Rossi se dopo un'accoglienza civile come la nostra, ci fosse un interpretazione rigidamente burocratica che desse luogo all'indiscriminata espulsione di migliaia di persone". "Molti di questi migranti non sono dei perseguitati politici: erano in Libia e sono fuggiti dalla guerra. Le commissioni territoriali della prefetture devono naturalmente adempiere in modo corretto al loro mandato. Ma credo aggiunge sempre il presidente della Toscana - che sia altrettanto importante ed opportuno conformare queste decisioni all'indirizzo che il "tavolo asilo" nazionale, coordinato dall'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha assunto il 13 marzo".
L'Alto commissario ha invitato a tener infatti conto dell'opportunit di una pi ampia attuazione delle norme vigenti e in questo modo, secondo Rossi, si potrebbe rilasciare un permesso di soggiorno alla maggior parte delle persone arrivate dalla Libia oppure prolungare il permesso di soggiorno temporaneo.
Leggi anche l'intervento di Rossi sul blog www.ilsignorrossi.it