Via libera da parte della giunta regionale toscana allo schema di accordo integrativo regionale riguardo l’assistenza sanitaria negli istituti penitenziari da parte dei medici in rapporto di convenzione con il servizio sanitario, che fa seguito all’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 28 aprile 2022. L’accordo integrativo è stato approvato su proposta dell’assessore al diritto alla sanità Simone Bezzini.
La Regione, fino all'entrata in vigore dell'accordo nazionale ed in assenza di specifiche disposizioni contrattuali, ha garantito l'assistenza sanitaria negli istituti penitenziari anche mediante incarichi in convenzione riferibili al settore della medicina dei servizi e della ex continuità assistenziale. Uno degli elementi innovativi del nuovo accordo è l'introduzione di un settore relativo all'assistenza negli istituti penitenziari che consente l'applicazione di un unico specifico inquadramento contrattuale, uniformando la regolamentazione dell'attività svolta dai medici convenzionati che operano all'interno degli istituti penitenziari nell'espletare le attività xhe riguardano la medicina generale.
Compiti, funzioni, aspetti economici e modalità di accesso dei medici convenzionati che operano negli istituti penitenziari sono individuati nell’accordo nazionale. Con l’accordo integrativo regionale viene definito lo svolgimento di attività aggiuntive per garantire un miglior inquadramento clinico del paziente, ottimizzare l’adesione alla terapia, sviluppare il processo di adattamento e di uscita dal percorso penitenziario e prevenire situazioni critiche. L’accordo integrativo definisce, tra l'altro, compiti e remunerazione dei referenti di presidio correlando l'indennità di coordinamento alla popolazione detenuta negli istituti. La Regione stanzia per l'anno 2023 circa 466 mila euro a copertura degli oneri derivanti dall'applicazione delle misure previste dall'accordo regionale.