Economia
Infrastrutture e mobilità
12 dicembre 2012
10:00

Massa Carrara, dalla Regione un nuovo contributo di 5 milioni per la Strada dei Marmi

FIRENZE Un contributo aggiuntivo di 5 milioni per la Strada dei Marmi di Carrara. Lo ha deciso la giunta regionale, su proposta dell'assessore alle attivit produttive Gianfranco Simoncini, nell'ambito degli interventi infrastrutturali previsti dal piano di reindustrializzazione dell'area di Massa Carrara. Fra questi, uno dei pi consistenti la costruzione di una nuova arteria stradale finalizzata al trasporto a valle del marmo proveniente dalle cave apuane per rendere pi facili, sicuri e veloci i collegamenti fra l'area di estrazione e i principali snodi di trasporto, ma anche per alleggerire le strade della zona e in particolare il centro urbano di Carrara dal traffico pesante, che produce quotidianamente ingorghi e inquinamento compromettendo la viabilit della zona e con questa la riqualificazione e lo sviluppo del territorio.

In particolare, il contributo della Regione servir a coprire le spese aggiuntive legate alla realizzazione della infrastruttura specialistica, nel tratto compreso fra Foce e Aurelia, il cui costo complessivo ammonta oggi ad oltre 78 milioni. Si tratta di un percorso particolarmente difficile, che si snoda per l'80% in galleria.

"Lo stanziamento si reso necessario spiega l'assessore Simoncini per rispondere alla richiesta del Comune di Carrara a seguito dell'aumento dei costi previsti per l'investimento. La Strada dei marmi una delle iniziative in cui si concretizza la particolare attenzione della Regione per l'area di Massa Carrara. Per questo abbiamo chiesto e ottenuto dal ministero dello Sviluppo economico il riconoscimento della zona come area di crisi complessa e, con il nuovo Prs, varato un piano di reindustrializzazione dell'area che prevede, fra l'altro, una serie di interventi per il settore lapideo. In questo quadro la realizzazione di infrastrutture pi efficienti e sicure costituisce un fattore essenziale per la tenuta produttiva e occupazionale e per le prospettive di sviluppo di una zona particolarmente colpita dalla crisi".