Economia
Territorio e Paesaggio
31 gennaio 2012
15:36

Marson su patrimonio immobiliare pubblico: 'Puntare al riutilizzo dell'esistente'

FIRENZE - "Una legge fatta per tutta la Toscana, non per singoli casi, evitando la distruzione del sistema di governo pubblico del territorio e il blocco procedurale. Una legge che coniuga snellimento dei tempi e procedure di pianificazione pubblica necessarie a garantire che la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico dei diversi enti, anche attraverso modifiche alle destinazioni d'uso vigenti, consenta una valutazione efficace delle diverse opportunit , in relazione alla natura degli immobili. La finalit quella di attuare velocemente interventi di sviluppo locale, ma anche di incrementare le dotazioni di servizi pubblici locali e dell'abitare".

Cos l'assessore Marson presenta la legge per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico proposta dalla Giunta e approvata oggi dal Consiglio regionale che attua l'art.27 del decreto legge Monti convertito con modifiche nella legge 214 del 22 dicembre 2011.

Due sono i contenuti che hanno costituito un riferimento per il lavoro svolto congiuntamente con le rappresentanze degli enti locali, con tempi serrati vista la scadenza del 4 febbraio imposta all'intervento legislativo regionale. Da un lato c' la disciplina delle procedure urbanistiche semplificate per dare attuazione ai diversi piani delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari degli enti pubblici. E dall'altro la disciplina della formazione dei programmi unitari di valorizzazione territoriale, i cosiddetti "Puv" per il riutilizzo funzionale e la rigenerazione degli immobili di propriet dei diversi enti. Il discrimine tra ci che rientra o non rientra nei Puv stato individuato con una serie di parametri, formulati all'art.3 della legge, che dovrebbero garantire un minimo di flessibilit nell'applicazione di queste norme.

"La legge spiega l'assessore Marson punta al riutilizzo degli immobili esistenti di propriet degli enti pubblici anche attraverso una modifica delle destinazioni d'uso vigenti. Un riutilizzo che pu comportare anche un superamento del dimensionamento previsto dai Piani strutturali per ogni singola Utoe (Unit territoriali organiche elementari), ma entro limiti che garantiscano che non ci siano effetti di carattere sovracomunale in termini di carico urbanistico e di aggravio sul sistema infrastrutturale e della mobilit . In tal caso riteniamo opportuno che le trasformazioni delle destinazioni d'uso rientrino nei Puv al fine di valutare nel loro insieme gli effetti che attraverso tali mutamenti si produrrebbero a livello territoriale".