Salute
3 marzo 2015
17:54

Marroni sulla riforma: "Una garanzia per il futuro del nostro servizio sanitario"

FIRENZE - "Questa riforma rappresenta una garanzia per il futuro del nostro servizio sanitario e una grande opportunit per una sanit che sia di tutti, di qualit , pubblica e attenta al cittadino, alla prevenzione, alla innovazione e alle persone che ci lavorano". Queste le conclusioni dell'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che oggi pomeriggio in Consiglio regionale ha tenuto una comunicazione sulla proposta di riordino del Servizio sanitario regionale.

I principi ispiratori della riforma

Prima di tutto Marroni ha riepilogato i principi fondamentali che ispirano la riforma: una sanit per tutti, di qualit , pubblica, attenta al cittadino, alla prevenzione, all'innovazione, ricerca e formazione, alle persone che ci lavorano, alla sua sostenibilit .

Gli ultimi tre anni

L'assessore ha ripercorso gli ultimi anni, ricordando la profonda riorganizzazione gi affrontata dalla nostra sanit , riorganizzazione che ha consentito di superare la grande crisi economico-finanziaria che si abbattuta sulla sanit italiana e toscana dal 2011: quella che dal presidente Rossi era stata definita "uno tsunami". Una riduzione di circa 1.300 milioni di euro in 3 anni. Nonostante questo - ha sottolineato Marroni - la sanit toscana ha raggiunto il pareggio di bilancio, si piazzata ai primi posti in tutte le classifiche nazionali (Lea, Sdo, Programma nazionale esiti), si aggiudciata finanziamenti nazionali per 77 milioni per progetti clinici e di ricerca (148 in tre anni).

Perch la riforma?

"Fino ad oggi abbiamo dimostrato che possibile farcela - ha detto l'assessore - Perch allora la riforma? Perch tra tagli imposti a livello nazionale e costi emergenti (innovazione tecnologica, farmaci come quello per l'epatite, il cui costo stimato in circa 40 milioni per il 2015), di fatto dobbiamo confrontarci con una contrazione reale di circa 350 milioni di euro. Questo stato di cose strutturale e non contingente e rimarr tale negli anni a venire".

Ecco allora il perch della riforma: "Vogliamo evitare un progressivo impoverimento del sistema e dei terriotri a cominciare da quelli pi isolati e dagli ospedali piccoli, vogliamo evitare una politica della "lesina" di ottocentesca memoria, o addirittura di tagli indiscriminati e vogliamo invece affrontare la situazione in maniera strutturale. Il sistema, cos come lo conosciamo, pu farcela. Proprio per questo si propone questa riforma".

Le soluzioni

A questo punto l'assessore ha toccato gli aspetti salienti della riforma, peraltro gi illustrati in sede di Commissone sanit . Le dimensioni delle nuove aziende saranno quelle di Area vasta, con una programmazione unitaria dell'azienda ospedaliero-universitaria con l'unica azienda sanitaria locale di Area vasta. Il direttore della programmazione di Area vasta avr il supporto essenziale dei Dipartimenti interaziendali per la programmazione.

La proposta di legge di riordino - ha sottolineato ancora l'assessore - ha goduto di un'ampia e partecipata fase di ascolto e confronto, e continueranno ad essere coinvolti i professionisti, i cittadini, le associazioni. Quanto al personale, Marroni ha detto che "a seguito di questo processo contiamo di ridurre il costo del personale, pari oggi a circa 2,5 miliardi di euro, di circa 100 milioni in due anni".