FIRENZE - Un "contributo responsabile, chiesto ai cittadini che possono", per mantenere aperte le classi Pegaso alla materna e l'assistenza agli anziani non autosufficienti, i contributi agli affitti, l'aiuto per avere un prestito in banca o il sostegno ai giovani. Spiega cos il presidente Rossi la scelta di ricorrere alla leva fiscale che sta dentro la proposta di bilancio per l'anno prossimo che la giunta ha approvato oggi ed inviato in Consiglio. Lo fa con un richiamo all'affermazione di "un principio di comunit da salvaguardare", e parlando di una "manovra quanto pi possibile equa per lavoratori e imprese" e "un'attenzione per le fasce deboli".
Cambiano le aliquote per addizionale Irpef ed Irap, ma crescono infatti esenzioni e detrazioni. Aumentano le imposte sui canoni demaniali, mentre sul gas per la casa le maggiori tasse non peseranno pi di 5 euro l'anno a famiglia. E' questa in sintesi la manovra fiscale proposta dalla giunta.
La Toscana era rimasta ultima, tra le Regioni d'Italia, a non agire sulla leva fiscale, tolta la Basilicata, che pu contare su royalties petrolifere. Per i tagli pesanti imposti dalla Stato ora anche la Toscana dovr farlo, ma i tributi pagati da cittadini ed imprese rimarranno abbondantemente sotto la media nazionale. Anche grazie alle nuove esenzioni previste, appunto. "Sar un prelievo progressivo, in base al reddito spiega il presidente della Toscana, Enrico Rossi e saranno salvaguardate le fasce pi deboli: ovvero le famiglie con figli per l'addizionale Irpef e le aziende pi esposte ai venti della crisi per quanto riguarda l'Irap". "Prima di decidere qualsiasi aumento ci siamo sforzati di recuperare le risorse tagliate dal governo lavorando sui risparmi e rinunciando a spese ed interventi che in tempi ordinari potevamo permetterci ed oggi non pi , visto che altre diventano le priorit mette subito in chiaro il presidente - Abbiamo rivisto la spesa storica capitolo per capitolo e cos siamo riusciti a trovare quasi 50 milioni. Ma anche se avessimo azzerato paradossalmente tutti i capitoli di spesa per la cultura, il sociale, la scuola e i contributi alle imprese, che tutti insieme valgono 150 milioni e chiaramente era impensabile farlo, perch avremmo impoverito la Toscana e la coesione sociale, non saremmo riusciti a pareggiare il taglio subito".
Cos la Regione, che a causa della crisi incassa anche meno tributi perch gli affari vanno peggio e qualche azienda chiude, perch si vende meno benzina o perch le imposte arretrate vengono rateizzate in pi anni, con oltre 60 milioni di minor incasso gi nel 2012 e 100 possibili nel 2013- alla fine stata costretta ad una manovra da 300 milioni. Cinquanta sono stati recuperati con la revisione della spesa. Altri 246 arriveranno appunto dalla leva fiscale: bollo auto, addizionale Irpef, Irap, addizionale sul gas metano per le abitazioni, concessioni del demanio marittimo e minerario. Nel caso di addizionale Irpef ed Irap l'aumento peser comunque nei portafogli dei toscani solo a partire dal 2014. Le due tasse si pagano infatti in modo differito, l'anno successivo a quello di riferimento: in un'unica soluzione a giugno con la dichiarazione dei redditi, oppure per i soli dipendenti in nove od undici trattenute mensili sullo stipendio (ma sempre l'anno dopo).
Addizionale Irpef, detrazioni per i figli
La Toscana aveva un record: l'addizionale Irpef pi bassa d'Italia, da sempre. E lo manterr . Nel 2013 i toscani pagheranno infatti di pi , ma meno che in molte altre regioni. Pagheranno l'1,43 per cento sui primi 28 mila euro: oggi era l'1,23, l'aliquota fissata dallo Stato sotto cui non si pu scendere. Pagheranno da 28 mila euro in su l'1,73% , l'aliquota massima che una Regione pu applicare, gi decisa l'anno scorso per la fascia di reddito sopra 75 mila euro. Grazie alle detrazioni per i figli, i figli disabili e le famiglie numerose - pi alte per chi guadagna meno - l'aumento sar per mitigato e in qualche caso annullato: detrazioni fino 50 euro a figlio, 100 euro in pi dal quarto e 220 per figlio disabile. Chi non paga l'Irpef (i redditi sotto gli 8 mila euro) non pagher naturalmente neppure l'addizionale regionale. La manovra vale 93 milioni di maggior gettito.
Qualche esempio: Su tre contribuenti toscani, pi di due non hanno redditi oltre 28 mila euro. Mario guadagna 1.350 euro al mese per quattordici mesi, un po' meno di 24 mila euro l'imponibile annuo. Lo 0,2 per cento da versare in pi sono 48 euro. Mario ha anche due figli, a carico. Grazie alla detrazione, che divide con la moglie, l'aumento si riduce a 9 euro. Se avesse un solo figlio ne pagherebbe 324 al posto dei 295 di quest'anno, con un risparmio comunque di 21 euro. Elisa invece guadagna un po' meno di 2.000 euro al mese, quattordici mensilit e 42 mila euro di imponibile annuo. Anche lei ha due figli a carico. Il ritocco all'addizionale Irpef le vale 126 euro in pi da pagare, che diventano 95 in virt delle maggiori detrazioni divise con il marito. Paolo, che guadagna 1.200 euro al mese, non ha figli a carico e neppure quattordicesima, 21 mila euro d'imponibile, pagher invece 42 euro in pi in tutto l'anno.
Naturalmente lo far nel 2014. Nel 2013 si paga infatti l'imposta dovuta per il 2012.
Ancora maggiori saranno i benefici per chi ha pi figli o per le famiglie monoreddito. Stefano guadagna 15 mila euro l'anno ed ha un figlio completamente a carico: quest'anno paga 184,5 euro di addizionale Irpef, l'anno prossimo ne pagher 214,5; ma con i 42 euro di maggiori detrazioni addirittura ci guadagner , mentre con 20 mila euro farebbe pari. Con due figli il risparmio, rispetto a quest'anno, sale a 56 e 41 euro. Con quattro figli completamente a carico il risparmio diventa pi di duecento euro in un anno e se ne pu beneficiare fino a 50 mila euro di reddito.
On line una tabella con le detrazioni in base al reddito
Irap, per molti nessun aumento
Anzitutto chi non pagher un euro in pi : il settore manifatturiero e delle costruzioni, tolte le aziende farmaceutiche o chi lavora con le grandi opere (476 imprese in tutto). Per loro l'imposta sulle attivit produttive rimarr la stessa pagata fino ad oggi, il 3,9 per cento della produzione netta: ovvero l'aliquota base, fissata dallo Stato. Non subiranno aumenti neppure le piccole imprese, spesso aziende a conduzione familiare, che lavorano nel commercio, nella ricezione alberghiera e nella ristorazione: il ritocco interesser in questo caso solo le societ di capitali e a responsabilit limitata. Nessun aumento ancora per chi opera nelle attivit artistiche e sportive, istruzione, servizi di pulizia, cura del paesaggio e noleggio di vetture e autocarri. Sono inoltre confermate tutte le esenzioni e agevolazioni del passato: per il settore agricolo (dove si paga l'1,9 per cento), per Onlus, cooperative sociali e imprese con certificazioni ambientale e sociale (tassate al 2,98 per cento), per per le aziende di servizi di assistenza alla persone (che beneficiano anche loro di uno sconto dello 0,92 per cento). Esenti del tutto le piccole attivit commerciali in zone montane che, all'interno del negozio, svolgano servizi di particolare interesse per la collettivit .
Tutti gli altri pagheranno il 4,82 per cento: l'aliquota massima gi riservata da alcuni anni a banche, assicurazioni, societ immobiliari, gestione di autostrade e raffinerie di petrolio.
Le Regioni possono alzare (o abbassare) l'aliquota base fissata dallo Stato dello 0,92 per cento. Il ritocco all'Irap porter nelle casse regionali quasi 120 milioni. In 360 mila pagano oggi l'imposta in Toscana: oltre ad aziende e lavoratori autonomi ci sono la pubblica amministrazione, gli enti pubblici e pochi altri che sono tenuti a versare l'8,5 per cento di quanto spendono per stipendi e collaborazioni continuative o a progetto, il 7,58 le aziende di servizi alla persona. L'aumento alla fine interesser solo 60 mila, uno su sei.
On line l'elenco di tutte le categorie escluse dagli aumenti 2013
Concessioni demaniali e gas
Si faranno pi pesanti le imposte regionali sulle concessioni del demanio. Per quello marittimo le spiagge degli stabilimenti balneari, ad esempio la tassa andr moltiplicata per quattro e passa dal 15% del canone di concessione statale, che si pagava oggi, al 60 per cento. Per le concessioni minerarie, compresa la geotermia, l'imposta regionale triplica e passa dal 100% dell'ammontare del canone al 300 per cento. Le maggiori entrate previste superano di poco i 6 milioni.
Aumenter anche l'addizionale regionale sul gas per le abitazioni. A conti fatti, si tratta comunque di meno di 5 euro l'anno a famiglia, che porteranno nella casse regionali 4 milioni.
Via il 'balzello sulla professione'
In mezzo a tributi ritoccati all'ins , c' comunque anche una tassa che viene cancellata. Ne saranno contenti avvocati, commercialisti, ingegneri, architetto e tutti coloro che per esercitare una professione, dopo la laurea, devono sottoporsi ad un esame di abilitazione. Era prevista una tassa, da pagare alla Regione dell'universit dove ci si laurea: 103 euro in Toscana, che portavano alla Regione 500 mila euro l'anno. Ora non dovr essere pi pagata.
22 milioni in pi dal bollo auto
L'ultimo pezzo della manovra fiscale riguarda il bollo auto, approvato dal consiglio regionale prima del bilancio. Anche in questo caso l'aumento deciso dalla giunta stato selettivo e progressivo: il 5 per cento in pi per i primi 100 kw di potenza, il 10 per cento oltre. Tradotti sono meno di 6 euro in pi l'anno per una Panda o una Citroen C3 benzina, che pagavano 113 e 114 euro di bollo l'anno, 9 euro in pi su una Ford Fiesta 1.4, 22 per un'Alfa 159, 72 per una Lexus Gs 450 e 113 per una Ferrari California. Un 'aumento proporzionale alla potenza dell'auto ma anche, come si vede, al valore del veicolo e quindi alla disponibilit economica del proprietario. Del 10 per cento stato aumentato anche il bollo sui motorini. La Regione incasser complessivamente dalla manovra sul bollo 22 milioni di maggior gettito.