Cultura
Lavoro
30 marzo 2012
15:11

Maggio musicale, Scaletti e Simoncini: 'Risanamento socialmente sostenibile'

FIRENZE - "Il risanamento del Maggio deve garantire il rilancio e al contempo essere socialmente sostenibile. Lavoreremo per un accordo che eviti ogni forma di mobilit non concordata. L'esodo volontario e l'uso di tutti gli strumenti per la gestione della crisi rappresentano la strada percorribile e che come Regione sosterremo".

E' quanto affermano, sui problemi legati alla crisi del Teatro del Maggio di Firenze, gli assessori alla cultura Cristina Scaletti e alle attivit produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini.

"Il Maggio spiega l'assessore alla cultura rappresenta un'eccellenza riconosciuta nel mondo e come tale ha bisogno dell'attenzione di tutti i livelli istituzionali. La Regione ha sempre fatto la sua parte: abbiamo aderito al tavolo con Comune, Provincia e Fondazione del Maggio convinti che la salvaguardia del teatro non possa prescindere dal corretto rapporto con tutti gli interlocutori. Abbiamo aumentato il contributo regionale di un milione di euro arrivando a 3,4 milioni di euro. Doveroso, da parte nostra, anche ringraziare i lavoratori che hanno accettato sacrifici economici dimostrando grande senso di responsabilit e di amore per il teatro".

Ma, sottolinea l'assessore alla cultura, accanto a questo pur forte impegno, non pu non esserci uno sforzo anche da parte dello Stato. "La cultura uno dei motori fondamentali per lo sviluppo del Paese prosegue Cristina Scaletti per questo ci faremo portatori presso il ministro Ornaghi della necessit di un piano nazionale per risanare e rilanciare le fondazioni lirico sinfoniche che, a causa dei tagli, vivono una delle stagioni pi buie della loro storia. Un'azione congiunta per aiutare gli enti ad uscire da questa situazione, attraverso dei sostegni concreti, agevolazioni fiscali per i privati che decidono di investire e ammortizzatori sociali adatti al settore. Ogni azione deve essere sempre accompagnata da piani industriali seri, che garantiscano il non ripetersi degli errori fatti nel passato che, insieme ai tagli, sono all'origine di questa situazione".