Economia
15 giugno 2013
13:17

Mabro, Rossi e sindacati: 'Prima di tutto pagare gli stipendi arretrati'

FIRENZE Mattinata di lavoro tutta dedicata alla Mabro oggi nella sede della giunta regionale. Il presidente Enrico Rossi ha incontrato Maurizio Santoro, nuovo amministratore delegato, segnalato dagli advisor di Cross Border e nominato dal consiglio di amministrazione di Abbigliamento Grosseto. Il presidente era accompagnato dall'assessore alle attivit produttive Gianfranco Simoncini. Hanno partecipato all'incontro anche gli assessori al Comune e alla Provincia di Grosseto Emanuel Cerciello e Gianfranco Chelini.

L'incontro del presidente Rossi con il nuovo amministratore delegato stato cordiale. Maurizio Santoro ha assicurato il proprio impegno per trovare una soluzione che consenta di uscire dallo stallo attuale e che permetta all'azienda di rispondere agli ordini produttivi, che ammonterebbero a un valore di oltre 800 mila euro. L'amministratore delegato ha anche nuovamente confermato a presidente e amministratori le potenzialit dell'azienda, che per qualit del prodotto e know out, ha affermato, ha ancora mercato.

Successivamente presidente e amministratori hanno incontrato le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Al termine i rappresentanti delle istituzioni e dei sindacati hanno convenuto sui punti che seguono.

"Si rileva che non si sono ancora avute dalla propriet risposte chiare n sulla volont di procedere al pagamento dei salari arretrati n sulla volont di presentare entro il 30 giugno al Tribunale di Grosseto, cos come concordato dal precedente amministratore delegato Barontini con istituzioni e sindacati stessi, la richiesta per la "Prodi bis", che prevede la continuit produttiva e la ricerca di un nuovo imprenditore tramite procedura concorsuale.

Istituzioni e sindacati ribadiscono la necessit del mantenimento della continuit produttiva. Ci deve avvenire attraverso l'immediata corresponsione degli stipendi arretrati alle lavoratrici della Mabro, la maggior parte delle quali non li riscuote da met dello scorso mese di gennaio. Questa la condizione minima perch in azienda si possa creare un clima che consenta di mantenere la necessaria continuit produttiva.

Istituzioni e sindacati ribadiscono con forza la necessit che siano rispettati gli impegni presi dal precedente amministratore delegato (rispondente per altro alla stessa propriet dell'azienda) di presentare entro il 30 giugno la richiesta per la "Prodi bis". Al momento, infatti, questa soluzione appare la pi trasparente e funzionale alla individuazione di una nuova propriet , che sia in grado di mettere in campo capitali, processi organizzativi e tutto quanto necessario per il rilancio dell'azienda.

L'azienda affronti subito il rapporto con le organizzazioni sindacali e, con il supporto della Regione Toscana, si attivi per la messa in sicurezza delle procedure per la cassa integrazione. La Regione Toscana si adoperer presso il Ministero competente per la definitiva autorizzazione.

La vicenda Mabro hanno convenuto i rappresentanti istituzionali e sindacali appare emblematica. Mentre tutti dichiarano che nella Mabro continuano ad esistere le potenzialit produttive per proseguire e rilanciare l'attivit , dopo ben 7 anni di tentativi si deve purtroppo registrare la mancanza di un imprenditore che voglia affrontare il rischio di impresa e mettere a disposizione i capitali che, anche con eventuali ristrutturazioni, consentirebbero all'azienda di avere un futuro, di mantenere a Grosseto un presidio produttivo fondamentale e di intraprendere un rapporto corretto con le maestranze.

Qualora questo imprenditore si presentasse, la Regione si concluso sarebbe disponibile come sempre accaduto a mettere in campo tutti gli strumenti di supporto a disposizione: incentivi alle assunzioni, a percorsi di formazione, per lo sviluppo tecnologico e l'innovazione. La Regione infine sollecita l'amministratore delegato ad incontrare quanto prima le organizzazioni sindacali, cosa che lo stesso Ad ha assicurato che far a breve. Istituzioni e sindacati ritengono che nelle prossime due settimane ci saranno gli elementi per valutare le reali intenzioni della propriet e per poter assumere, rispetto all'evoluzione della vicenda, le necessarie determinazioni. Per questo si sono date appuntamento prima del 30 giugno, data di scadenza dei termini per la "Prodi bis".

Il presidente della Regione, inoltre, si detto disponibile a tornare a Grosseto per un ulteriore confronto qualora le organizzazioni sindacali lo ritengano necessario.