FRENZE – FRENZE – "Un progetto concreto, fattibile per il futuro e una speranza per il presente". Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha commentato l'esito dell'incontro di ieri al ministero dello sviluppo economico per la Lucchini e la siderurgia di Piombino, nel quale sono state gettate le basi per un accordo di programma che dovrà essere sottoscritto entro Natale e che sarà preceduto da un protocollo d'intesa fra tuti i soggetti interessati.
"Al centro dell'accordo – dice Rossi – c'è un impegno condiviso per la riconversione ecologica e il rilancio del polo siderurgico, per il rinvio della chiusura dell'altoforno fino a quando non saranno definiti il percorso, le risorse per realizzarlo e il nuovo soggetto imprenditoriale in grado di farsene carico".
"L'accordo di programma - prosegue il presidente Rossi - segna un passo avanti importante, una svolta nei rapporti con il governo che apre una sfida per Piombino e tutta la Toscana. Al centro della sfida la possibilità di sostenere la realizzazione di un nuovo impianto, basato su una tecnologia tipo Corex, al posto dell'attuale altoforno che ormai ha esaurito il suo ciclo vitale. A questo si aggiunge la possibilità di fare di Piombino un porto per la rottamazione delle navi e il riuso a chilometri zero dell'acciaio recuperato, con il riconoscimento dell'Unione Europea"
Il presidente Rossi aveva affrontato nei giorni scorsi la questione a Bruxelles e, successivamente, con il presidente del consiglio Enrico Letta.
"A Bruxelles – ricorda - ho verificato l'interesse dell'Europa a sostenere la realizzazione di questo progetto. Il presidente Letta ha dimostrato, a sua volta, di essere interessato e si è impegnato a seguire la cosa. Sono convinto che dalla Toscana possa venire un progetto pilota per la siderrugia, un progetto di portata nazionale ed europea, in grado di offrire un futuro a migliaia di persone e alla nostra industria siderurgica".