
FIRENZE Ci sono partner stranieri interessati all' ex Lucchini di Piombino. La conferma arriva da Roma, dove stamani il presidente della Toscana Enrico Rossi ha incontrato il sottosegretario De Vincenti assieme all'assessore Simoncini e al sindaco di Piombino. Rossi chiede al governo impegni precisi. Intanto si aspetta la nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell'azienda che si presenter agli azionisti all'inizio di giugno - passo essenziale per la ricerca di nuovi acquirenti - dopodich tutti torneranno di nuovo al Ministero per decidere insieme come favorire il subentro della nuova propriet , secondo la procedura individuata dal tribunale. Ma in fretta, visto che la liquidit di cassa dell'azienda non infinita e limitata ad alcuni mesi.
"Regione ed enti locali sono disposti a fare ciascuna la propria parte, come l'hanno fatta finora. Ma anche il governo deve fare la sua sottolinea Rossi e non si pu limitare alla ricerca di un nuovo acquirente. Deve farsi parte attiva". C' la questione della bonifica ambientale del sito, quella della fornitura energetica, dei costi e delle centrali all'interno del sito. "La nuova azienda se ne dovr occupare dice Rossi e sono tutti temi che possono ben essere cuciti in un pacchetto messo in piedi da Governo, Regione ed enti locali, capace di sostenere il nuovo partner industriale". "Un intervento dovuto aggiunge il presidente della Toscana per l'importanza nazionale del sito industriale siderurgico di Piombino, che non solo Lucchini ma anche Magona e Dalmine, e che conta, compreso l'indotto, cinquemila posti di lavoro". "Il Governo conclude Rossi - non pu non favorire, con procedure e risorse, il mantenimento della capacit di produrre in Italia le migliori rotaie nel mondo". Magari approfittando dell'occasione per integrare i diversi cicli produttivi presenti nella citt .