Economia
Lavoro
24 gennaio 2012
10:58

Lavoro, Simoncini: 'La Regione continuerà a fare la sua parte'

FIRENZE – "Il 2011 evidenzia, un'attenuazione della generale debolezza del mercato del lavoro, ma la prospettiva rimane pesante. E' andata meglio di quanto molte previsioni indicavano solo alcuni mesi fa, ma la fine dell'anno torna a presentare segni negativi. Il mercato del lavoro toscano nel 2011 non chiude comunque in perdita e mostra una buona capacità di tenuta. Se prendiamo in considerazione il periodo che va dall'inizio della crisi al 2010, il comportamento della nostra regione appare addirittura migliore di quello della media di molti paesi sviluppati a livello mondiale (i paesi OECD). Anche nel corso del 2011, che pure è stato un anno difficile, la Toscana ha dimostrato di saper reagire, mostrando una sostanziale stabilità occupazionale, pur in un quadro di sostanziale rallentamento dell'economia".

Qualche numero Nel confronto fra 2010 e 2011, secondo i dati Istat, si arresta il calo degli attivi, che anzi mostrano nel confronto fra i primi tre trimestri del 2011 e 2010 un profilo crescente. Aumentano gli occupati (+23 mila circa) e flettono, sia pure di poco, i disoccupati (-5 mila unità). In recupero anche l'occupazione industriale in senso stretto (+2,3%), dopo il pesante calo dei mesi scorsi.

I giovani Si confermano come una delle componenti più penalizzate: nella fascia di età fra i 25 e i 34 si registra un calo del 2,5%, mentre per gli under 25 il calo è del 5,8% con un tasso di occupazione che sfiora il 21,3%, mentre l'occupazione sale al 25,3%.

Le donne Più colpite nella fase iniziale della crisi, mostrano una tendenza al recupero, lievemente superiore rispetto a quella degli uomini: +1,1% a fronte dello 0,6%). Anche per quanto riguarda la disoccupazione, si registra un calo più marcato fra le donne (-12,5%) rispetto agli uomini (-6,7%).

Il commento "Nel complesso la non facile dinamica dell'economia – osserva l'assessore Simoncini – non ha avuto le ripercussioni temute: nei primi tre trimestri 2011 si è registrato infatti un recupero, che si è tradotto in 30 mila posti di lavoro in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Anche se si guardano le comunicazioni obbligatorie delle aziende ai centri per l'impiego, si osserva che in questo periodo il saldo fra posti di lavoro dipendente creati e distrutti è in Toscana maggiore di quello riscontrato in Veneto, Lombardia, Piemonte".

Una zona d'ombra riguarda, semmai, la qualità dell'occupazione, con una presenza ancora forte di contratti atipici, che rappresentano circa l'11% degli occupati. Con la debole ripresa di inizio 2011, gli atipici sono tornati ad aumentare, in particolare per gli uomini. In leggero aumento anche la galassia dei lavoratori autonomi, dai collaboratori (+13), ai lavoratori in proprio (+1,2), dai liberi professionisti (+1,2).

Purtroppo, come ci dicono i dati dell'ultimo trimestre 2011 che hanno segnato un nuovo rallentamento, è ancora presto per parlare di una inversione di tendenza. "Per questo – prosegue l'assessore - la Regione continua e continuerà a fare la sua parte, consapevole però che, al suo lavoro, si deve affiancare fin da subito un'azione decisa per lo sviluppo anche da parte del governo nazionale e dell'Unione europea".

Cosa fa la Regione Quanto alla Toscana, Simoncini ha ricordato che sta tenendo fede alla promessa che, nonostante i tagli, non sottrarrà un solo euro alle politiche per l'occupazione e per la crescita. "Guardiamo avanti con il duplice obiettivo di salvaguardare l'occupazione e la tenuta sociale e, nello stesso tempo, potenziare gli strumenti e le opportunità per ridare competitività alle imprese, rendere la Toscana attraente per chi voglia venire ad investire, consolidare e rilanciare su basi innovative la grande industria manifatturiera. In parte i numeri ci danno ragione. Se l''occupazione non è crollata nemmeno nei due anni più bui della crisi, grazie agli ammortizzatori sociali, in particolare alla Cassa integrazione in deroga e agli incentivi, recentemente rifinanziati e in via di rilancio anche per il 2012, per le imprese che assumono donne, disoccupati, laureati, stabilizzano contratti a termine e lavoratori espulsi alle soglie della pensione".

L'assessore ha quindi richiamato gli interventi a favore del sistema produttivo e quelli, ad hoc, per sostenere l'autonomia e l'autoimprenditorialità di giovani e donne (legge regionale per l'imprenditoria giovanile e femminile, progetto Giovanisì). "A dispetto dei pronostici che vedono ancora un anno difficile per l'economia, ci ostiniamo a puntare sullo sviluppo. E' questa la logica degli interventi che saranno operativi da qui alla fine di febbraio e che costituiscono un primo consistente pacchetto a favore delle imprese toscane. Sommati insieme mettono a disposizione circa 110 milioni per l'innovazione, il sostegno alla ricerca e alla competitività e aiuti per le aziende che cercano una migliore collocazione sui mercati mondiali. Ne abbiamo dato annuncio poco prima di Natale e oggi siamo ai primi atti concreti. Come il bando per l'internazionalizzazione, che mette in campo contributi per 10 milioni, pubblicato a fine dicembre e operativo dalla scorsa settimana. Oggi presentiamo alle categorie il nuovo bando per il sostegno dei Confidi, che finanziamo con 5,5 milioni, per aiutare le imprese sul fronte del credito, problema che paralizza anche aziende sane e con fatturati in crescita. Per questo motivo, in attesa di un riordino complessivo, abbiamo deciso di tenere in vita e rialimentare anche il fondo di garanzia per gli investimenti, così come il fondo rotativo industria , mentre per stimolare l'innovazione, ricordo il bando per i servizi qualificati, già pubblicato nei giorni scorsi e quello, di prossima uscita, per ricerca e sviluppo che, con un finanziamento di 70 milioni complessivi, è uno degli interventi più robusti per l'innovazione delle imprese, grandi e piccole".

La sintesi del Rapporto Irpet

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