Cultura
Editoria
8 maggio 2017
14:36

La Toscana al Salone del Libro di Torino. Barni: "La 'bibliodiversità' è un valore"

FIRENZE - La Toscana porterà a Torino i suoi festival, l'antica e rinata via Francigena che l'attraversa da nord a sud, la Memoria (quella con la "M" maiuscola)  ma anche l'arte contemporanea, la musica, il teatro di ricerca e l'accoglienza ed esperienza di cooperazione internazionale.

"La cultura è scambio, confronto e dialogo  - sottolinea la vice presidente ed assessora alla cultura Monica Barni, oggi nel capoluogo sabaudo per la presentazione ufficiale del Salone - ed un libro è il primo passo per aprirsi agli altri, soprattutto se, in un mercato anche editoriale sempre più teso all'omologazione, si cerca di salvaguardare attraverso il ruolo delle biblioteche pubbliche la diversità".  La 'bibliodiversità' appunto, che è fatta anche di voci fuori dal coro, contro pregiudizi e luoghi comuni, che è poi un altro modo di varcare il confine, il tema dell'edizione di quest'anno.

La Toscana sarà la Regione ospite della trentesima edizione del Salone del libro di Torino in programma dal 18 al 22 maggio 2017. Sbarca nel capoluogo sabaudo con cinque blocchi tematici – Pistoia Capitale della cultura, la Francigena, la Memoria, la cultura contemporanea e l'accoglienza – e tante sfaccettature diverse. Lo fa con una varietà di libri prodotti in Toscana o che si richiamano alla Toscana, con cinquanta editori (grandi e piccoli) che saranno presenti, dando ampio spazio alla biblioteche pubbliche, ai festival culturali, ai progetti letterari e ai laboratori di lettura e con un'attenzione particolare che sarà rivolta agli interessi dei giovani.

"Proprio per coinvolgere e condividere con i giovani il valore della cultura - prosegue l'assessora - abbiamo scelto di portare a Torino tante altre forme di linguaggi del contemporaneo: intrecciandoli, facendoli meticciare e varcando i rispettivi confini. Chi vorrà visitare il nostro padiglione attraverserà una soglia nata dall'abbattimento di mura e limiti, materiali e immateriali". 

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La cinque giorni toscana a Torino si aprirà il 18 maggio con uno spazio dedicato ai laboratori di lettura nelle scuole; e non poteva essere diversamente, perché il ruolo delle scuole e l'approccio ai libri nei primi anni è essenziale. Si parlerà anche di ebook e nuovo teatro. Il 19 maggio il presidente della Crusca Claudio Marazzini e la presidente di Unicoop Firenze Daniela Mori presenteranno la campagna a sostegno della lingua. Con gli autori Simona Baldanzi, Tito Barbini e Andrea Bocconi sarà evocato il tema del viaggio, perché i libri sono (anche) viaggi. Ci sarà spazio per le biblioteche che si spostano e sanno andare oltre le proprie mura, aperte o itineranti che siano, per i musei che sanno fare squadra ed aprirsi alle comunità dove operano (si parlerà a proposito del progetto di Pistoia capitale della cultura) e si racconteranno anche  i gruppi di lettura, perché un libro è bello anche da condividere.

Non potevano mancare gli archivi,  nei cinque giorni toscani al Salone del libro, scrigni di memorie di vita.

Il 19 maggio dalle 18 alle 19 la vicepresidente Barni parteciperà ad un incontro dal titolo Lavorare insieme per la valorizzazione degli archivi e delle biblioteche. Oltre a lei ci saranno Flavia Piccoli Nardelli, presidente commissione Cultura della Camera e Micaela Procaccia (direzione generale Archivi), Diana Toccafondi (soprintendenza Archivistica bibliografica). Sarà presentato un accordo di collaborazione  Mibact-Regione Toscana su alcuni progetti del settore che rappresentano "esempi di buone pratiche" nel rapporto fra Stato e Regione.      

Il 20 maggio  in occasione dell' incontro "Gli archivi oltre: alchimie della vita, alchimie della memoria", il tema degli archivi, scrigni di memorie di vita, sarà affrontato da diversi punti di vista: si parlerà infatti non solo di archivi letterari con Marino Biondi, ma anche del ruolo svolto dagli archivi nella conservazione e valorizzazione della memoria collettiva della nostra società.  Saranno narrate le storie di persone comuni, a partire da  realtà di eccellenza, quali l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano,  e dalle testimonianze contenute negli archivi orali e audiovisivi, che saranno analizzate dalla storica Vanessa Roghi. 

La letteratura può essere anche terapeutica, perché raccontare una storia, la propria storia, e chiuderla in una bella scatola con incertezze, paure e timori è un come buttarla nelle acque di un fiume o appenderla al filo di un palloncino che la porti su nel cielo. Te ne distacchi e la guardi in un altro modo. Ci sarà così modo, sempre domenica 21 maggio, per soffermarsi sulla letteratura in carcere e sui premi letterari riservati ai detenuti. La letteratura naturalmente è memoria: l'esempio arrivo con un libro dedicato alla famiglia Martini e a Marcello Martini, staffetta partigiana di Prato sopravvissuto al campo di Mauthausen.

Il cerchio si chiuderà come si è aperto, con le scuole: lunedì 22 maggio racconteranno la loro esperienza prima la biblioteca degli Intronati di Siena, poi il liceo di scienze umane di Montepulciano. Si parlerà anche dei profughi che sbarcano in Italia e sono stati accolti anche in Toscana: dare un volto e raccontare la storia che si cela dietro ad ogni numero è il progetto per le scuole secondarie superiori promosso da Unicoop.

Naturalmente saranno raccontati libri: una quarantina almeno, con una carrellata di 38 presentazioni di mezzora ogni giorno e 35 incontri con scrittori, architetti, storici dell'arte, giornalisti e docenti. Sono previsti anche cinque laboratori di lettura e quattro eventi dedicati alla musica. Nei 200 metri  di stand della Regione Toscana si potranno trovare in esposizione e vendita più di duemila volumi per circa quattrocento titoli.