FIRENZE - "Possiamo certo dire che dopo la nostra vicenda, nelle miniere del Cile, le misure di sicurezza sono certo maggiori di prima". Cos Jose Ojeda Vidal, uno dei 33 minatori cileni rimasti intrappolati per oltre due mesi, a fine della scorsa estate, a 700 metri di profondit nella miniera di San Jos (nord Cile) e protagonisti di una vicenda che commosse il mondo intero.
Con il compagno Jorge Galleguillos ricevuto, nel pomeriggio, dal presidente di Regione Toscana Enrico Rossi insieme all'ingegnere di "Enel Green Power", il pisano Stefano Massei, coordinatore del piano di salvataggio.
I due minatori - che nei giorni prossimi visiteranno le miniere amiatine e saranno ricevuti dal Consiglio Comunale di Santa Fiora convocato in seduta straordinaria dal sindaco Renzo Verdi - hanno raccontato, aiutati nella traduzione dal "loro" ingegnere, non solo il lungo periodo trascorso sottoterra ("Parlavamo molto fra noi, eravamo molto uniti e siamo tutti amici") ma anche alcune difficolt successive: larga parte di loro, dopo il fallimento dell'azienda mineraria, ancora non lavora ma tutti sperano di tornare produttivi (e proseguono, ancora, trattamenti psicologici anche per i familiari).
Enrico Rossi ("Vi abbiamo seguito con grande attenzione attraverso i media, abbiamo ammirato il vostro coraggio e siamo stati felici del vostro ritorno alla luce") si molto interessato alle condizioni lavorative e ai livelli retributivi ringraziando anche l'ing. Massei che lo scorso dicembre fu premiato, dallo stesso presidente di Regione Toscana, con il "Pegaso d'argento".
Al momento dell'arrivo, nell'anticamera del presidente, photo opportunity con le bandiere cilena (quella firmata dai 33 minatori) e italiana: anche grazie all'interessamento di Enel, i due minatori sono stati invitati in Toscana - ripartiranno domenica 20 marzo - nel contesto delle celebrazioni di Italia 150. Sabato 19 marzo, nell'auditorium del Parco della Musica, concerto con il coro dei minatori di Santa Fiora e il cantautore Simone Cristicchi.