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12 maggio 2021
15:12

ITS, verso una nuova fondazione per l’information technology

La Regione Toscana mira ad ampliare i percorsi formativi di Istruzione tecnica superiore. Nei prossimi giorni, l’avviso per enti e imprese interessate alla costituzione della nuova Fondazione di partecipazione. L’assessora Nardini: “Rispondiamo all’esigenza di formare figure professionali adeguate ai processi di digitalizzazione che con la pandemia hanno conosciuto un ulteriore sviluppo”

ITS, verso una nuova fondazione per l’information technology

Una nuova Fondazione ITS per l’area delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). È l’obiettivo a cui punta la Regione Toscana decisa ad allargare i percorsi formativi di Istruzione tecnica superiore. Lo scorso 4 maggio, con una delibera, la giunta ha avviato l’iter per la costituzione del nuovo ente, che andrà ad aggiungersi alle 7 fondazioni ITS già operanti sul fronte della formazione terziaria professionalizzante non accademica. 
La nuova Fondazione ITS progetterà e realizzerà, a partire dall’anno formativo 2022/2023, percorsi di istruzione tecnica superiore nel settore dell’ICT, in particolare nei tre ambiti che lo caratterizzano: metodi e tecnologie per lo sviluppo dei sistemi software; organizzazione e fruizione dell’informazione e della conoscenza; architetture e infrastrutture per i sistemi di comunicazione.

La necessità di creare sul territorio regionale una Fondazione specializzata nell’ICT è una risposta alle richieste delle aziende che operano in questa filiera ed era emersa nello scorso mese di aprile in occasione dell’aggiornamento della programmazione territoriale triennale dell'istruzione e formazione tecnica superiore (rispettivamente IFTS e ITS) e dei Poli Tecnico Professionali 2019 – 2021. Nella realizzazione di percorsi di information and communication technology, il nuovo ente sarà affiancato dalle Fondazioni ITS Prime e Vita.

“La pandemia – spiega l’assessora all’istruzione, formazione e lavoro Alessandra Nardini - ha generato un’accelerazione senza precedenti sul fronte della digitalizzazione dei processi. Le aziende hanno avuto bisogno di adeguare i propri sistemi operativi e le proprie dotazioni tecniche e ora più che mai necessitano di figure professionali, in particolare tecnici superiori, che siano formate per lavorare nei nuovi contesti digitalizzati”. “Ci siamo messi subito a lavoro – prosegue Nardini - per dare sponda a un’esigenza a cui l’alto livello tecnico e tecnologico acquisito dai diplomati ITS può e sa rispondere, come dimostrano anche i dati sull’alto livello di occupabilità che questo segmento di formazione terziaria professionalizzante presenta”.

Alla stregua di quelle già attive e in base a quanto previsto dal DPCM 25 gennaio 2008, sarà costituita una Fondazione di partecipazione. Avrà un minimo di 5 soci (fino a un massimo di 30 soci fondatori) fondatori tra cui obbligatoriamente un istituto di istruzione secondaria superiore, statale o paritario, appartenente all’ordine tecnico o professionale; una struttura formativa accreditata dalla Regione; un’impresa del settore ICT; un dipartimento universitario o altro organismo appartenente al sistema della ricerca scientifica e tecnologica e un ente locale.

Nei prossimi giorni sarà pubblicato l’avviso per i soggetti interessati a partecipare alla costituenda Fondazione. Le candidature saranno valutate sulla base di tre criteri: i primi due valuteranno l’affidabilità organizzativa e strutturale dei soci fondatori e l’attività pregresse nel campo della formazione e della progettazione; il terzo riguarda l’analisi dell’innovatività e della qualità della nuova Fondazione ITS ovvero sulla capacità di inserirsi in un segmento di formazione terziaria professionalizzante e di garantire occupabilità, mobilità e risposta ai fabbisogni delle imprese della filiera.