Economia
Lavoro
3 novembre 2014
17:32

Industria del farmaco, Simoncini: "Dalla Regione un sostegno concreto al settore"

FIRENZE - La Toscana una delle regioni pi compettive nel comparto delle scienze della vita, grazie al peso crescente di Universit e centri di ricerca pubblici e privati, alla presenza di una qualificata produzione industriale dove la farmaceutica fa la parte del leone, collocando la regione al terzo posto a livello nazionale dopo Lombardia e Lazio, con circa 20 imprese, di cui 4 multinazionali e una serie di piccole e piccolissime aziende, che rappresentano il 13 per cento del fatturato complessivo nazionale del settore e danno lavoro a circa 6 mila addetti.
 
A queste vanno aggiunte le circa 30 imprese che operano nel settore biotech, il 14 per cento delle imprese a livello nazionale e contano oltre 3 mila lavoratori. Nel settore biotech, in particolare, la Toscana vanta un primato nel settore ricerca e sviluppo, con oltre 600 ricercatori che si aggiungono ai circa 800 che operano nella farmaceutica.
 
Lo ha ricordato l'assessore alle attivit produttive Gianfranco Simoncini intervenuto oggi all'incontro organizzato dalla Federazione dei medici di famiglia, nella sessione dedicata alla "Pharma & device valley" in Toscana.
 
"E' un patrimonio in competenze, ricerca e occupazione ha detto Simoncini che deriva dalle particolari condizioni esistenti in Toscana: presenza di universit e centri di ricerca medica e biotecnologica, grandi imprese multinazionali e tante piccole e piccolissime aziende con una forte propensione all'innovazione. Un patrimonio che la Regione intende non solo salvaguardare, ma anche valorizzare ed accrescere, consapevole che questo settore costituisce una sorta di cartina di tornasole dello sviluppo italiano. E' qui, infatti, che si concentrano competenze avanzate e professionalit specialistiche innovative e un forte intreccio fra ricerca, trasferimento tecnologico e mondo produttivo".
 
L'assessore ha ricordato la proposta gi avanzata dal presidente della Regione alle imprese del settore di dare vita ad una Pharma Valley, capace di attrarre investimenti, creare le condizioni per sostenere e favorire ricerca e sviluppo, far lavorare in rete sia i colossi dell'industria farmaceutica, sia le piccole e dinamiche realt presenti in Toscana. "Un lavoro ha spiegato Simoncini - che si affida ad un tavolo comune con i rappresentanti delle imprese e dell'attivit del distretto delle scienze della vita, parte integrante del sistema dell'innovazione e del trasferimento tecnologico e dove si opera la sintesi fra mondo della ricerca e mondo produttivo. Un lavoro che potr superare l'apparente contrapposizione fra la necessit di attirare investimenti nella nostra Regione, avere una presenza qualificata di un'industria cos importante, creare fatturato e posti di lavoro e, dall'altro il dover fare costantemente i conti con il necessario contenimento della spesa farmaceutica".
E' proprio la presenza di questo quadro che ha spinto alla creazione del Distretto delle scienze della vita, nell'ambito del quale sar possibile far fare un salto di qualit alle politiche dell'innovazione e del trasferimento tecnologico, alle iniziative per rendere pi competitive le imprese a livello internazionale, anche attraverso l'attivit dei poli d'innovazione, che ne costituiscono una sorta di braccio operativo e di interfaccia fra ricerca e imprese.
 
A contribuire a orientare il settore della farmaceutica e delle scienze della vita verso obiettivi sempre pi alti di qualit e innovazione contribuiranno anche gli investimenti in ricerca e sviluppo, che la Regione, unica regione italiana, finanzia anticipando le risorse del Fesr per finanziare i bandi per sviluppo, ricerca, innovazione.
 
"Considerando il mondo delle life science come formato da biotech, farmaceutico e medical devices - ha concluso l'assessore -   con il  POR CREO ad oggi sono stati approvati 54 progetti che coinvolgono circa 110 beneficiari per oltre 120.000.000 euro investiti e circa 69.000.000 euro di contributo".