Infrastrutture e mobilità
Turismo Agriturismo
20 gennaio 2011
15:53

Impianti di risalita, corretto il Milleproroghe per aumentarne la vita tecnica

E' servita un'ulteriore modifica al decreto 'Milleproroghe' proposta dalle Regioni, per aumentare la vita tecnica degli impianti di risalita a fune ed evitare una stangata per il settore sciistico. A comunicarlo l'assessore regionale alle infrastrutture della Toscana, Luca Ceccobao che d conto di quanto avvenuto il 18 gennaio nel Coordinamento tecnico Infrastrutture in Conferenza delle Regioni, dove si emendato un errore contenuto nel disegno di legge di conversione del cosiddetto decreto Milleproroghe.

Viste le difficolt economiche del settore sciistico ed in generale delle stazioni montane in questa fase congiunturale, la conferenza Stato-Regioni aveva chiesto al Governo di portare da 2 a 4 anni il termine di legge entro il quale ciascun impianto deve essere revisionato per ottenere l'abilitazione.

Il Ministero per le infrastrutture aveva condiviso e accolto questa richiesta, ma nella stesura del decreto 'Milleproroghe' questa modifica era 'scomparsa' dal testo. L'assenza di un esplicito richiamo ai tempi nel decreto aveva quindi generato una situazione paradossale: se non fossero intervenute tempestivamente le Regioni, gli operatori sciistici non avrebbero avuto 2 anni in pi per procedere alle necessarie revisioni tecniche degli impianti, ma sarebbero stati costretti a farlo entro il 31 dicembre 2010, data entro la quale sarebbero scadute tutte le prescrizioni del decreto.

Per correggere la situazione e fare in modo che impianti autorizzati di recente, e dunque in regola ancora per molti mesi, dovessero di nuovo essere sottoposti a verifiche, il Coordinamento tecnico Infrastrutture della Conferenza Stato-Regioni ha adottato il 18 gennaio scorso una proposta di emendamento al ddl che converte il "milleproroghe" in legge, chiedendo di fissare per le revisioni degli impianti non una scadenza fissa (31 dicembre 2010), ma un termine variabile a seconda dell'idoneit di ciascun impianto.

Questo risultato va nella direzione dell'azione da tempo intrapresa dalla Regione che ha chiesto di uniformare la normativa nazionale a quella europea per quel che riguarda gli impianti di risalita. In particolare, attraverso l'assessore al turismo Cristina Scaletti, la Toscana si fatta portavoce pi volte dell'appello su queste tematiche degli imprenditori del settore e dei comprensori sciistici montani costretti a sostenere investimenti troppo alti per l'anticipata sostituzione degli impianti.