FIRENZE - La violenza con cui le imprese lapidee del parco delle Apuane si scagliano contro l'operato dell'assessore all'urbanistica e dell'intera giunta regionale rendono ancora pi evidente che necessaria una svolta nel governo e nella regolazione delle cave. Questa la valutazione del presidente della Regione Toscana sulla nota del coordinamento delle aziende del marmo.
Riconfermando la pi completa fiducia nell'operato dell'assessore, il presidente rivendica la pi completa responsabilit del Piano paesaggistico. Nessuno, sottolinea poi, pu considerarsi padrone assoluto di attivit e sottrarsi alla ricerca di soluzioni equilibrate su attivit che hanno bisogno di autorizzazioni pubbliche. Se c' qualcuno che pensa che non si approver il Piano, afferma il presidente, si sbaglia di grosso.
Il presidente ricorda di aver vincolato la maggioranza e la sua stessa permanenza alla guida del governo regionale all'approvazione del Piano paesaggistico e il lavoro attualmente in corso ha l'obiettivo di trovare soluzioni pi avanzate in cui lo sfruttamento della montagna eviti effetti rovinosi sul paesaggio e produca pi occupazione redistribuendo quindi ricchezza.
Ci sono aspetti nel Piano del paesaggio, ricorda inoltre il presidente, che si limitano ad applicare leggi dello stato e norme del Codice dei beni culturali e del paesaggio finora disattese. Anche per le cave venuto il momento di cambiare, oggi c' bisogno di lavoro e sviluppo nel rispetto dell'ambiente. Se con le gravi dichiarazioni affidate dalle imprese del lapideo al comunicato di oggi, conclude il presidente, si volesse raggiungere l'obiettivo di bloccar il dialogo per la ricerca di soluzioni pi avanzate, bene sapere che il governo regionale continuer a lavorare con le forze istituzionali e sociali con senso di responsabilit e equilibrio.