Salute
Sociale
21 dicembre 2011
10:03

Il nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato: il contesto sociale

FIRENZE Di seguito, per punti, una breve sintesi del contesto sociale toscano.

Le difficolt economiche delle famiglie

L'avvento della crisi economica ha aggravato il processo di erosione della base sociale del welfare, la famiglia, indebolendone la tradizionale funzione redistributiva del reddito. Sono emerse nuove forme di povert prima sconosciute. Le famiglie con bambini e ragazzi non pi in grado di soddisfare i bisogni primari oppure in stato di bisogno a causa di eventi straordinari passano da 9.770 nel 2007 a 10.776 del 2009. Oltre 3 famiglie toscane residenti su 4 hanno una casa in propriet . Il 14,4% paga un mutuo e circa il 6,8% in arretrato con il pagamento delle bollette.

Sempre meno lavoro

Il tributo maggiore lo hanno pagato soprattutto i lavoratori pi giovani: il calo occupazionale rispetto al primo semestre 2010 del 18% per la fascia 15-34 anni.

Sempre pi anziani...

Nel 2008, la speranza di vita alla nascita ha raggiunto 79,6 anni per gli uomini e 84,8 anni per le donne. L'indice di vecchiaia (numero di anziani oltre i 64 anni per 100 giovani di et inferiore ai 14 anni) 184, il valore pi alto dopo Liguria e Friuli Venezia Giulia. Gli ultra74enni sono quasi il 12% del totale della popolazione. Nei prossimi dieci anni il numero degli over65 residenti in Toscana passer dagli attuali 867.000 a circa 962.000.

... e sempre pi non autosufficienti

Come conseguenza diretta, nei prossimi dieci anni aumenteranno in modo rilevante i bisogni socio-sanitari ed il numero delle persone non autosufficienti. A questo si assocer una considerevole diminuzione dei residenti 45-64enni ed un conseguente aumento del rapporto grandi anziani/adulti.

Famiglie fragili

La famiglia toscana sta profondamente mutando: quelle composte da 1 o 2 persone sono quasi 6 su 10 (quasi 3 su 10 sono persone sole). Nel futuro aumenteranno sempre pi le persone sole e le coppie senza figli.

La solidariet sociale

Il Terzo Settore una realt radicata e organizzata, in grado di sostenere le famiglie nelle situazioni di disagio e di costituire, in rapporto con i servizi pubblici, una fondamentale rete di protezione sociale. Oltre 5.100 soggetti iscritti ai registri regionali (gennaio 2011), tra organizzazioni di volontariato (2.930), associazioni di promozione sociale (1.684) e cooperative sociali (552). Quasi due associazioni di volontariato su tre possono essere definite di welfare (970 attive in ambito sociale, 1026 sanitario e 216 socio-sanitario).

Gli stranieri 'toscani': un problema? No, una risorsa

Il trend in aumento dei tassi di natalit , registrato da alcuni anni, deriva prevalentemente dalle nascite di bambini da madri straniere (Al 1/1/2011 su un totale di quasi 33 mila nuovi nati, quelli venuti alla luce da donne straniere sono quasi 6000, il 18%. Le stime del dossier Caritas spostano questa percentuale al 24%.). Nel 2009 il tasso toscano (8,7 per 1000 abitanti) resta inferiore pi basso a quello nazionale (9,5). Da noi come nel resto della penisola il saldo naturale negativo. Malgrado ci la popolazione toscana continua a crescere, grazie al saldo migratorio positivo.

I lavoratori stranieri risentono meno della crisi

Dal 2003, dopo la regolarizzazione avvenuta in applicazione di normative nazionali, la crescita esponenziale. Secondo l'Istat, al 1 gennaio 2011, gli stranieri residenti, quindi iscritti nelle anagrafi comunali, sono oltre 364 mila, il 9,7% della popolazione totale. Le stime del dossier Caritas Migrantes 2011 individuano 396 mila stranieri regolarmente presenti in Toscana, il 10,6% della popolazione (la media italiana si attesta al 7,5%). La loro presenza sul territorio molto disomogenea, essendo pi consistente in alcuni territori (Prato, Empoli, Firenze, Siena e Arezzo).

Secondo la rilevazione sulle forze di lavoro dell'Istat, nel 2010 l'occupazione regionale si ridotta dell'1%, bruciando 16.000 posti di lavoro. L'occupazione straniera (+13%) sembrerebbe invece assai meno esposta di quella italiana agli effetti della crisi.

Cala la protezione nei confronti dei minori

Aumentano le separazioni e si disgrega la rete familiare a protezione dei minori. Le famiglie con figli minori che ricorrono ad attivit di mediazione familiare sono passate nel triennio 2007-2009, da 697 a 710. Le situazioni multi-problematiche che vivono i nuclei familiari hanno incrementato il ricorso a forme di sostegno alle responsabilit familiari: nello stesso triennio i minori in affidamento part-time sono passati dai 175 del 2007 ai 223 del 2009. Significativa anche la crescita di bambini e ragazzi che frequentano le strutture semiresidenziali, in controtendenza con quanto accadeva negli anni precedenti in cui la maggioranza dei minori veniva accolta nelle strutture residenziali: dai 740 del 2007 si passati ai 1.204 del 2009; piuttosto elevata rimane l'incidenza dei minori stranieri sul totale delle presenze che nel 2009 pari al 31,3%.

Lavoro e donna: un connubio difficile

I tassi di occupazione femminile variano molto in base al ruolo in famiglia: per le donne tra 25 e 44 anni si passa dall'81% delle single al 74,8% delle coppie senza figli, al 52,9% delle coppie con figli. Quasi una donna su cinque quando nasce un figlio lascia o perde il lavoro. Situazione in peggioramento soprattutto per le single. Il carico di lavoro familiare per le donne occupate molto elevato e poco distribuito all'interno della coppia. Il 71% del lavoro familiare della coppia senza figli infatti a carico della donna nel caso in cui la donna lavori.

Ancora troppe donne vittime di violenza

Aumenta ancora il numero di donne toscane che decide di rivolgersi ai Centri Antiviolenza. Analoga tendenza per le denunce di abusi, anche se resta troppo elevato il numero di episodi non segnalato alle autorit . Se ad assistere alla violenza ci sono anche i figli la percentuale di donne che sporge denuncia sale al 31,8% (contro il 24,8% delle donne senza figli, o i cui figli non assistono alla violenza). Le donne che si sono rivolte alle 23 strutture sparse sul territorio nel periodo 1 luglio 2010-30 giugno 2011 sono state 1.882, 121 in pi rispetto alla rilevazione precedente. Due su tre sono di nazionalit italiana.