La “Valorizzazione dell’economia toscana: la tutela dei distretti industriali” è il tema dell’evento di apertura del programma delle celebrazioni in Toscana del 250° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. Una mattinata di approfondimento che si è svolta nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio organizzata in collaborazione con la Regione Toscana e il Comune di Firenze.
Il convegno, moderato dal Direttore de Il Sole 24 Ore Fabrizio Tamburini, si è incentrato sul valore strategico dell’economia della regione e sul ruolo che la Guardia di Finanza assume a tutela dell’economia legale nei distretti produttivi della Toscana, per una maggiore consapevolezza degli effetti negativi di ogni forma di illegalità economica sulla società e sul tessuto imprenditoriale toscano. Un momento di riflessione significativo sulle principali linee evolutive del contesto socio economico del territorio, fortemente caratterizzato dalla presenza di numerosi distretti industriali che costituiscono sistemi produttivi e manifatturieri dall’importantissimo valore strategico, anche nel panorama nazionale.
L’azione della Guardia di Finanza, accanto agli altri attori istituzionali, come illustrato nel corso dell’evento, si pone obiettivi di sostegno allo sviluppo economico e sociale, intervenendo nel contrasto ai fattori che ostacolano la concorrenza, mediante l’adozione di modelli innovativi di analisi che sono anche il frutto della collaborazione con le istituzioni del territorio.
I lavori sono stati introdotti dai saluti del sindaco di Firenze Dario Nardella, del presidente della Regione Eugenio Giani, del Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Cuneo, Comandante Interregionale dell’Italia Centro Settentrionale della GDF, di Leonardo Bassilichi presidente della Camera di Commercio di Firenze, e di Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia.
“Ogni finanziere - ha ricordato il Generale Cuneo - è orgoglioso e consapevole della responsabilità di far parte di un’istituzione al servizio del Paese da 250 anni ed è chiamato a contribuire in maniera concreta alla sicurezza economica e finanziaria della Nazione, nel rispetto dei principi di disciplina, onestà e responsabilità, per tutelare i contribuenti, gli imprenditori, i professionisti, i cittadini e per supportare lo sviluppo economico e sociale della Toscana”.
“La bellezza di questo convegno in occasione dell’anniversario del Corpo- ha detto il presidente Eugenio Giani - è anche il messaggio di apertura della Guardia di Finanza, non solo a svolgere il proprio ruolo istituzionale, per cui tutti ne riconosciamo l’azione fondamentale a servizio dello Stato in campo economico, ma anche lo stimolo a riflettere insieme su come valorizzare l’economia del nostro territorio, partendo proprio dalle caratteristiche dei distretti che sono una peculiarità toscana, con radici storiche antiche e solide. Un tessuto fatto di piccole e medie imprese che vantano un alto livello di occupazione e che riescono a fare squadra raggiungendo un’altissima qualità delle produzioni, riconosciuta a livello mondiale. La tutela dell’economia legale è presidio fondamentale per tutti i toscani, a difesa delle numerose eccellenze produttive che la nostra regione esprime ed è per questo che ringrazio le donne e gli uomini della Guardia di Finanza per il loro impegno quotidiano”.
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha sottolineato l’importanza della Guardia di Finanza: “Come presidio di legalità, che è alla base di qualunque concetto di sicurezza e di ‘res pubblica’” ricordando anche i protocolli stipulati tra Comune e Gdf negli ultimi anni, da quello per l’incrocio delle banche dati per il recupero dell’evasione a quello per le frodi nel settore del turismo che consente di controllare la regolarità degli alloggi turistici. Per quanto riguarda i distretti economici “sono un presidio fondamentale di valori e occupazione, innovazione e qualità, ma anche quel capitale umano che affonda le sue radici nella storia imprenditoriale di un territorio - ha concluso Nardella -. La tradizione, anche economica, è un concetto dinamico perché consente la trasmissione di conoscenze e quindi serve per fare innovazione ed essere sempre più competitivi anche all’estero”.
Sono seguiti gli interventi del Generale di Divisione Giuseppe Magliocco, Comandante Regionale Toscana della Guardia di Finanza, di Alessandro Capocchi, garante del contribuente per la Toscana, di Nicola Lattanzi, ordinario di Economia Aziendale presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca e di Enrico Terzani, presidente provinciale dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Firenze.
Il Generale Magliocco ha confermato: “l’imprescindibile valore dell’ ascolto in favore degli operatori economici, in considerazione del valore strategico dell’ economia toscana e, quindi, della delicatezza del ruolo istituzionalmente svolto dal Corpo. Solo una virtuosa interazione istituzionale potrà garantire un sistema di conoscenze e competenze all’ altezza del valore del nostro Paese e consentirà alla Guardia di Finanza di essere a fianco di chi rispetta le regole”.
A conclusione dei lavori si è svolta la tavola rotonda con i rappresentanti delle associazioni di categoria, che ha visto la partecipazione di Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana, Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana, Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, di. Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Imprese Toscana, di Letizia Cesani, Presidente di Coldiretti Toscana, di Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana e Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana.
(In collaborazione con l’Ufficio Stampa della GdF)