Ad Arezzo nascerà un tavolo permanente di consultazione con studentesse e studenti su edilizia scolastica e trasporti. È l’esito della nona tappa del tour di Siete presente, il percorso di partecipazione voluto da presidenza della Regione Toscana e Giovanisì che sta incontrando i rappresentanti studenteschi in tutte le province della Toscana.
Questa mattina nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia erano una quarantina da circa 15 scuole del territorio aretino. Ad avanzare la proposta del tavolo, in nome della delegazione aretina al Parlamento regionale degli studenti, è Irene, Liceo Città di Piero di Sansepolcro. Ad accoglierla subito è la presidente della Provincia di Arezzo e sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini. “Ci servirà per cercare di mettere insieme le esigenze reali rilevate sia dai dirigenti sia da parte dei ragazzi, che poi sono coloro che vivono la scuola ogni giorno”, dice la presidente, ricordando come sia in atto “da tempo un dialogo costante ormai con la Consulta degli studenti” e la creazione di una delega apposita “tenuta personalmente” che nei mesi più acuti dell’emergenza sanitaria “ha dato luogo ad una positiva esperienza con uno scambio fattivo continuo tra me e i rappresentanti degli studenti”.
Anche questa mattina, il dialogo con gli studenti è stato molto serrato. Nella provincia di Arezzo sono in 17 mila a frequentare 19 scuole superiori. La complessità delle questioni emerge sin dalla conformazione orografica della provincia. C’è il capoluogo, che è al centro di quattro vallate, ognuna delle quali accoglie istituti. Poi c’è il numero di strutture al centro della gestione dell’ente provincia. Circa 70 tra plessi, palestre e convitti. E poi ci sono i problemi dettati dagli edifici storici che ospitano scuole nel centro di Arezzo.
Ragazze e ragazzi, come i loro coetanei incontrati finora dal tour, chiedono più spazi e più corse bus. Spesso denunciano corse saltate, condizioni dei mezzi non ottimali, orari poco armonizzati con quelli di scuola soprattutto nelle aree più periferiche. In particolare, da queste parti, si sente la mancanza di palestre decenti e di spazi adeguati per tornare a fare in presenza le assemblee degli studenti.
“Diritto di fare sport e di poter fare partecipazione politica sono i punti principali emersi oggi – sottolinea Bernard Dika, consigliere del presidente Giani per le politiche giovanili, che aggiunge: “dobbiamo chiedere ai comuni di aiutarci a dotare le scuole di spazi nuovi per poter fare scuola nei centri storici. Da parte degli studenti aretini c’è la volontà di incidere sulle scelte che le istituzioni fanno. Anche dal punto di vista dei trasporti, ci sono ragazzi da tutta la provincia che ci chiedono di ridurre le distanze e di rendere più unita la provincia perché permette alle nuove generazioni di poter vivere in quella Toscana diffusa lontana dal capoluogo”.
“C’è molto da fare – conclude Chiassai Martini – ma dopo molto tempo, anche in seguito al lavoro svolto nella cabina di regia nazionale sull’edilizia scolastica con le Province siamo riusciti ad avere finanziamenti certi per i prossimi 15 anni e ora possiamo sviluppare progetti importanti. Dobbiamo continuare su questa linea perché con l’arrivo delle risorse potremo arrivare a costruire nuove scuole moderne, in punti più accessibili della città, adeguati alle nuove norme”.