FIRENZE - "Un ringraziamento alle scuole che sono qui, ai ragazzi che vengono a portare la loro volont di sapere. E' grazie a questa volont che ha sempre funzionato il Treno della Memoria, che faremo ripartire l'anno prossimo perch una buona abitudine che non abbandoneremo. Vedere importante, per capire quanto accaduto e sentirlo dentro, come accaduto a me per primo. Vedere fa venire le idee, e le idee giuste servono per cogliere l'enormit di quanto accaduto e lavorare perch non possa ripetersi". Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi di fronte alla platea di studenti delle scuole toscane riunite al Mandelaforum in occasione della Giornata della Memoria.
"Il nazismo ha aggiunto Rossi - stato l'esempio pi grande di quanto la paura dell'ignoto possa trasformarsi in violenza verso il pi debole, facendone un utile capro espiatorio. Cos si comincia comprimendo i diritti, da quelli economici a quelli civili, e senza freni si arriva alle leggi razziali e alle logiche dello sterminio". La mostruosit della normalit che trova la sua giustificazione nell'obbedienza cieca, ha proseguito il suo ragionamento Rossi, "che si pu combattere solo tenendo alto il giudizio critico, la capacit di avere un pensiero libero e aperto al cambiamento".
"N si devono dimenticare le responsabilit dell'Italia - ha concluso il presidente della Toscana - che troppe volte tendiamo a dimenticare e sottovalutare. Il fascismo ha le stesse colpe del nazismo, ne stato l'incubatore e il complice fino alle leggi razziali del 1938 e alla persecuzione degli ebrei e dei diversi di ogni tipo che furono inviati nei campi di sterminio senza rimorsi ed esitazioni. Dobbiamo essere vigili, attenti a non far rinascere in alcuna forma la violenza razzista e genocida. Ne abbiamo esempi vicini, dalla ex Jugoslavia a quanto accade ora in Africa fino alla Siria. Il nostro dovere che l'orrore venga fermato e non possa ripetersi".