Prosegue la campagna di ascolto del presidente Eugenio Giani negli ospedali toscani. Dopo Orbetello, Barga e Massa, questa mattina il governatore si è recato all’ospedale Santo Stefano di Prato dove ha incontrato medici e operatori sanitari.
"Voglio capire, attraverso queste chiacchierate nei nostri ospedali, come operare nel miglior modo possibile per raggiungere il mio obiettivo, che è quello di comprimere un po’ le spese del sistema sanitario senza toccare i servizi, in modo da arrivare alla fine dell’anno ad una situazione in cui vi siano le risorse necessarie, anche per migliorare i servizi. I tagli a cui mi riferisco infatti sono quelli 'non sanitari', ovvero che non riguardano direttamente la salute dei cittadini. E su questi sarò drastico.”
In questo senso va anche l’ipotesi rilanciata questa mattina dal presidente Giani di fare un uso più parsimonioso e razionale del parco macchine della Asl di riferimento. E la campagna di ascolto voluta dal presidente serve proprio a capire anche questo, “andare a vedere – ha spiegato Giani- dove posso risparmiare. In alcuni casi casi possono essere le macchine, in altri casi altro.”
E per quanto riguarda la risposta alle difficoltà dei pronto soccorso Giani ha detto di voler investire sulle case di comunità, “che qui in Toscana – ha specificato il governatore- avevamo battezzato case della salute; il riferimento potrebbe essere il modello tedesco dei medici riuniti in cooperative – ha precisato-, che ha una sorta di corrispettivo italiano nelle 'Aft' - Aggregazioni funzionali territoriali - dei medici di base, che potrebbero utilizzare le case di comunità e diventare punto di riferimento per i pazienti".
Giani, dopo avere parlato con i medici dell’ospedale, ha visitato il pronto soccorso intrattenendosi anche qui con gli operatori sanitari. “Raccogliere di persona suggerimenti, proposte - ha concluso il presidente Giani- , è una modalità a mio avviso importante per arrivare a soluzioni condivise, che si basino su esigenze reali e manifeste”