Economia
15 giugno 2013
12:15

Funivie, Bugli: 'Dalla Toscana proposta per modificare la normativa'

FIRENZE - Nel corso dell'ultima seduta della Conferenza Stato-Regioni la Toscana, dopo avere ottenuto l'appoggio unanime di tutte le regioni, ha chiesto formalmente al governo di adeguare le regole italiane in materia di manutenzione degli impianti a fune alla normativa europea.

Vittorio Bugli - che ha rappresentare la Toscana ai lavori della Conferenza e ha portato la proposta - ne ha dato notizia stamani parlando con il sindaco di Abetone, Giampiero Danti, e con una delegazione di operatori della Montagna Pistoiese. Gi alcune settimane fa gli amministratori e gli operatori avevano incontrato l'assessore, ponendo la questione in tutta la sua urgenza e chiedendo un intervento delle istituzioni; il colloquio di stamani servito per riferire sugli esiti dell'iniziativa portata avanti dalla Regione Toscana.

"Ho consegnato al ministro Delrio la nostra proposta approvata dalla Conferenza delle Regioni ha spiegato Bugli in cui si chiede al Governo di modificare la normativa sugli impianti a fune (il Decreto Ministeriale 23 del 1985) e di adeguarla alla direttiva europea. Nella norma italiana sono previste rigide scadenze temporali, variabili a seconda della tipologia degli impianti, al termine delle quali gli stessi devono essere integralmente sostituiti o sottoposti a revisioni radicali prescindendo da specifiche verifiche, come invece prevedono le regole europee. Ci significa ha aggiunto che anche un impianto perfettamente manutenuto, funzionante e dotato di tutti i crismi in fatto di sicurezza rischia di dover essere smantellato al termine del ciclo temporale stabilito dalla legge".

L'approvazione della proposta di emendamento e la formalizzazione delle richieste al Governo, ha assicurato Bugli, rappresentano solo il primo passo. "Il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani ha detto ancora - ha inviato ieri una lettera ai presidenti delle commissioni Industria di Camera e Senato perch si tenga un'audizione per rappresentare l'iniziativa di legge. E nei prossimi giorni scriver ai parlamentari toscani, alcuni dei quali stanno gi sostenendo la cosa, per accompagnare al meglio l'iter istituzionale della nostra proposta".

Soddisfazione per la notizia stata espressa dal sindaco del comune di Abetone Giampiero Danti, che ha ringraziato Bugli e ha sottolineato come tale iniziativa "costituisca un'importante svolta verso una riforma che invochiamo da tempo e che, se realizzata, permetter finalmente di liberare gli operatori di questo settore da una situazione di incertezza causata da una norma restrittiva e garantir cos alle imprese italiane che gestiscono gli impianti di risalita nelle zone montane di essere pi concorrenziali nel mercato europeo".

"Adesso, grazie all'impegno della Regione Toscana ha concluso il primo cittadino, quantificando a 15-18 milioni di euro il possibile risparmio delle imprese della zona dell'Abetone nel prossimo triennio il Governo ha una grande occasione per rilanciare un comparto strategico per il turismo italiano e per l'intera economia nazionale".

"L'accoglimento di questa proposta - ha affermato Sergio Ceccarelli, di "Doganaccia 2000", parlando per gli operatori del settore - potr salvare da chiusura certa molte stazioni sciistiche italiane e consentir il risparmio di importanti risorse che potranno essere investite per lo sviluppo di nuove politiche occupazionali e per il rilancio dell'iniziativa privata sui territori montani".