Fondi europei, Simoncini alla Cgil nazionale: "Dopo l'ok Ue si parte con i programmi regionali"

Economia
Lavoro
4 novembre 2014
15:53

Fondi europei, Simoncini alla Cgil nazionale: "Dopo l'ok Ue si parte con i programmi regionali"

Fondi europei, Simoncini alla Cgil nazionale:

FIRENZE - "L'approvazione dell'accordo di partenariato da parte del nostro paese un punto fermo importante, che delineando la strategia nazionale per 44 miliardi complessivi di cui oltre 32 miliardi per le politiche di coesione, consente oggi di procedere nella definizione dei Programmi operativi regionali per il prossimo periodo 2014-2020. Con una novit , per quanto riguarda la gestione del Fse: le Regioni, per la prima volta, riassumono pienamente la governance delle politiche per lavoro, educazione, coesione sociale non potendo pi affidarsi alle Province come organismi intermedi".

L'assessore alle attivit produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini si soffermato su questi temi intervenendo oggi a Roma al convegno promosso dalla Cgil nazionale sull'accordo di partenariato e le prospettive del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020. "Si tratta di una partita importantissima ha osservato perch queste risorse costituiscono lo strumento principale di cui disponiamo per favorire la crescita e l'occupazione e per investire sul capitale umano".

Il Fondo sociale europeo coprir poco meno di 10,5 miliardi di risorse comunitarie (cui dovranno aggiungersi le quote di cofinanziamento) e di questi circa 6 miliardi saranno gestiti direttamente dalle Regioni. In Toscana le risorse messe a disposizione dal Fse ammontano a 732 milioni in sette anni, quasi 100 milioni in pi rispetto al precedente periodo.
Per quanto riguarda il Fesr, la Toscana pu contare su risorse per circa 792 milioni.

Se l'occupazione ancora una volta il traguardo di fondo della programmazione Fse 2014-20, l'emergenza della crisi che ancora prosegue impone di porre con maggiore vigore l'accento sulle categorie pi deboli del mercato del lavoro, come i giovani e le donne. Anche la Toscana, in continuit con i sette anni precedenti, ha deciso di mettere le politiche a sostegno della loro autonomia e occupazione al centro degli interventi della nuova programmazione.
"Abbiamo fatto del Fse una leva fondamentale per la valorizzazione del capitale umano, promuovendo e facendo crescere istruzione, formazione, ricerca, occupazione. Per quanto riguarda i giovani, in particolare, la Toscana stata apripista di esperienze come quella dei tirocini retribuiti, con il progetto Giovanis , che hanno anticipato scelte raccolte poi sia a livello nazionale, che comunitario con l'avvio di Garanzia Giovani. Oggi, forti di questa esperienza, vogliamo andare ancora di pi in questa direzione".

La strategia toscana per quanto riguarda il Por Fesr 2014-2020 concentra la stragrande maggioranza delle azioni, il 72%, sul sistema produttivo puntando tutto su innovazione e competitivit del sistema produttivo, con particolare attenzione al manifatturiero ma anche al turismo, in raccordo fra hrandi attrattori museali e citt . Anche il tema della sostenibilit ambientale declinato sempre in chiave di miglioramento competitivo, mentre la dimensione sociale viene valorizzata per gli interventi strettamente territoriali.

"In sintesi spiega l'assessore il Por opera sulla competitivt , che si fonda su tre elementi connessi all'innovazione, cos come previsto dalla strategia della smart secialisation, ovvero innovazione tecnologica, ambientale, sociale, tutti e tre declinati in termini di sostenibilit dello sviluppo".