
Rispondere in maniera incisa ai fabbisogni formativi del territorio provinciale a partire da una nuova alleanza tra istituzioni, parti sociali, sindacati e mondo della scuola per definire un’offerta in linea con i bisogni che esprime il mondo del lavoro pistoiese. Questo l’obiettivo del Patto locale per lo sviluppo e il potenziamento delle competenze, che per Pistoia rappresenta una importante opportunità, anche in vista della definizione del piano strategico di sviluppo del territorio provinciale di Pistoia e delle sei missioni previste dal Pnrr, fra le quali la transizione ecologica e digitale, l’istruzione e la ricerca come volani per accelerare lo sviluppo territoriale di Pistoia.
Il protocollo, firmato stamani in Provincia, alla presenza dell’assessora regionale all’istruzione, formazione e lavoro Alessandra Nardini, vede la Regione Toscana ente promotore dei patti per la formazione locale. Il patto, attuato attraverso la costituzione di un tavolo di lavoro - coordinato dalla Provincia di Pistoia con il supporto specialistico del professor Giuseppe Gherpelli - avrà una durata di tre anni e sarà rinnovabile per altri due, restando sempre aperto all’adesione di nuovi soggetti firmatari.
I protagonisti della rete locale che si è costituita e che lavora alla realizzazione dei punti strategici dell’accordo sono, oltre alla Regione Toscana, alla Provincia di Pistoia e la Camera di Commercio di Pistoia e Prato, il Comune di Pistoia, Cia Toscana Centro, Cna Toscana Centro, Coldiretti Pistoia, Confagricoltura Pistoia, Confartigianato Pistoia, Confcommercio Pistoia e Prato, Confcooperative Toscana Nord, Confesercenti Pistoia, Confindustria Toscana Nord, Legacoop Toscana, Cgil Pistoia, Cisl Toscana Nord, Uil Pistoia, Ugl Pistoia, Its Prime, l’Ufficio scolastico provinciale di Pistoia, la Consulta degli studenti di Pistoia.
“Il patto che sottoscriviamo - sottolinea il presidente della Provincia di Pistoia, Luca Marmo - coglie la necessità di un lavoro corale che va sviluppato a partire da oggi e per gli anni futuri. Da un lato occorre contenere l’impatto negativo delle trasformazioni in atto, dal precariato fino ad arrivare alle crisi del sistema produttivo, e dall’altro accompagnare la transizione ecologica e quella digitale verso la creazione di nuove occasioni di occupabilità”. “Il lavoro di oggi – prosegue - si colloca nella cornice più ampia dell’esperienza avviata negli ultimi anni, orientata a sviluppare una pianificazione strategica che si alimenti degli asset fondanti del territorio pistoiese, dal ferrotramviario fino ad arrivare al vivaismo, al verde, cui si aggiunge la cultura quale vettore di sintesi identitaria del territorio”.
“La firma del patto è soltanto un punto di partenza – prosegue il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi – : ora alle parole scritte dobbiamo dare contenuto. In occasione del primo tavolo di coordinamento daremo concretezza alle azioni che ci siamo proposti di fare. Tra i temi più importanti c’è sicuramente quello della formazione. A questo proposito il Comune di Pistoia, così come la Provincia, deve puntare su strumenti come gli Its, su cui stiamo già discutendo con la Regione che ha coperto il finanziamento.”
“La formazione del capitale umano è un fattore importante per aumentare produttività e competitività e generare così una crescita economica nel territorio - sottolinea la presidente della Camera di Commercio di Pistoia e Prato, Dalila Mazzi – Dare vita ad una strategia condivisa tra istituzioni, parti sociali, istituti scolastici e imprese è quindi fondamentale. Solo con la sinergia è possibile armonizzare l’attività formativa alle esigenze del mondo lavorativo del territorio”.
(in collaborazione con gli uffici della Provincia di Pistoia)