Fauna selvatica, Salvadori: "Bene collaborazione per ristabilire equilibrio natura"

Agroalimentare
17 dicembre 2014
17:23

Fauna selvatica, Salvadori: "Bene collaborazione per ristabilire equilibrio natura"

Fauna selvatica, Salvadori:

FIRENZE- E' stato firmato oggi a Firenze, alla presenza dell'assessore all'agricoltura e foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori, un protocollo d'intesa che sancisce la collaborazione fra il comando regionale del Corpo Forestale dello Stato e l'Istituto Zooprofilattico sperimentale della Toscana e del Lazio in tema di tutela della fauna selvatica e degli ecosistemi agroforestali. A firmare l'intesa sono stati il comandante regionale del Corpo Forestale, Giuseppe Vadal e il direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Remo Rosati.

L'assessore Salvadori ha sottolineato l'importanza dell'accordo firmato che va nella direzione di "una integrazione orizzontale e di condivisione di competenze fra enti pubblici". 

"La Toscana - ha continuato Salvadori - ha molto bisogno di accordi come questo, che contribuiscono a risolvere problemi complessi, come lo sono quello degli ungulati, che in Toscana sono un esercito di 400 mila capi,  e dei predatori, fra i quali ci sono i lupi che sono tutelati, ma ci sono anche gli ibridi, che non possono essere accettati e sui quali si deve intervenire con azioni concordate." 

"Finora - ha proseguito Salvadori - si rimasti ancorati ad una visione verticale che poneva da una parte l'ambiente, dall'altra l'agricoltura ecc. Occorre invece integrare le competenze di ciascuno, e questo accordo va nella direzione giusta, perch quando si assiste ad uno squilibrio in natura si genera un danno ambientale. Questo quello che accade - ha ribadito Salvadori - quando una specie prevale sull'altra. Per risolvere i problemi e tutelare la natura, perch di questo si tratta,  occorre collaborazione e la Regione su questo sempre disponibile, perch crediamo che questa sia la strada per ottenere il meglio per la Toscana."

In precedenza il  comandante Vadal e il direttore dell'Istituto Zooprofilattico avevano illustrato il protocollo anche con esempi concreti. "Se l'attivit venatoria - aveva spiegato Vadal - consentita dalla legge, non cos il bracconaggio, che un reato e va perseguito. L'istituto Zooprofilattico mette a disposizione le sue competenze e la sua grande esperienza per la formazione del nostro personale e questo sar molto utile per rendere pi incisiva la nostra azione."

Il direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico ha spiegato, tra l'altro,  che proprio a Grosseto l'istituto ha un Centro nazionale per la medicina forense in campo veterinario. "Oggi - ha detto illustrando con qualche esempio  l'attivit del Centro - si riesce, attraverso la genetica forense, a stabilire con certezza se un attacco predatorio stato effettuato da lupi oppure da ibridi.  Sono tecniche analoghe a quelle che usa il Ris di Parma, e che noi mettiamo a disposizione. In generale  - ha concluso -  forniamo supporto per smascherare e prevenire qualsivoglia crimine che venga perpetrato nei confronti degli animali domestici e selvatici e siamo al servizio della collettivit ."