FIRENZE - Caro Nesi*, certo che verr . Visiter volentieri l'area archeologica di Gonfienti. Accogliendo l'invito che mi hai rivolto domenica su queste pagine, sar a Prato il prossimo 15 febbraio e potremo visitare Gonfienti insieme.
Sono sempre pi convinto che lavoro e cultura - oggi purtroppo cos svalutati in questo paese condannato a un disperato malcostume - costituiscano la base essenziale su cui si fonda da secoli l identit della Toscana. E come te, sento che siamo chiamati ad assumerci chiare responsabilit nei confronti di questo enorme patrimonio di cui la Toscana dispone e delle straordinarie possibilit di sviluppo e di crescita che non sfruttiamo ancora a sufficienza. E cos che la nostra regione potr continuare a parlare al cuore dell Europa e del mondo intero, facendo conoscere luoghi suggestivi insieme a beni culturali, ambientali, paesaggistici e monumentali. Una straordinaria proposta di conoscenza, riflessione e approfondimento, una miriade di occasioni di incontro e di comunicazione.
Che la Regione creda nel progetto Gonfienti scritto nei fatti. Andiamo al sodo: alle risorse messe a disposizione dalla Provincia di Prato abbiamo aggiunto 300mila euro, gi accantonati e pronti per essere spesi, per finanziare il progetto di ripresa degli scavi messo a punto dalla Soprintendenza. Per questo abbiamo siglato un accordo con le Province di Prato e Firenze, i Comuni di Prato, Campi, Carmignano e Sesto Fiorentino, in piena intesa con la Soprintendenza ai Beni culturali e a quella archeologica. L area archeologica di Gonfienti un caposaldo fondamentale per la qualificazione del contesto pratese, come dell intero territorio della piana. Per questo abbiamo inserito il sito di Gonfienti all interno dell integrazione al PIT Parco Agricolo della Piana, puntando alla sua integrazione con le altre emergenze storico-testimoniali presenti nel territorio. Il progetto punta alla loro messa in rete in modo da garantirne la valorizzazione complessiva ed una piena accessibilit .
Condivido quindi le tue preoccupazioni. Gonfienti non deve essere pi un segreto, n diventare una sconfitta. E soprattutto bisogna cancellare questo assurdo: c un area vincolata che nasconde un tesoro, ci sono le risorse per proseguire gli scavi, ma tutto bloccato da un dettaglio assurdo. Questa situazione deve essere sbloccata. E questo compito delle istituzioni, anche se guidate da maggioranze diverse. Mi impegner personalmente a convocare in tempi rapidi una riunione a cui chiamare il Comune di Prato insieme agli altri Comuni interessati e alle Province di Prato e Firenze per stabilire una linea comune, sbloccare la situazione e utilizzare i finanziamenti. Il tesoro etrusco , per Prato e per l intera Toscana, un occasione imperdibile.
*Assessore alla cultura della Provincia di Prato
da Repubblica Firenze del 3 febbraio 2011