FIRENZE - La Toscana si appresta ad approvare un marchio di qualità per le proprie attività produttive, per presentare al meglio le aziende che intendono proporsi sui mercati e sfruttare il brand del made in Tuscany, da sempre conosciuto a livello planetario come sinonimo di qualità e bellezza.
Un marchio, ha spiegato il presidente della Regione, che le aziende potranno ottenere per le proprie attività di promozione e comunicazione, rispettando un disciplinare semplice ed attraverso una procedura snella. Il marchio individuerà il territorio in cui è localizzata l'impresa, la Toscana, e valorizzerà le componenti caratteristiche del luogo in cui l'impresa produce, svolge le proprie attività e si propone ai mercati nazionali ed internazionali. La Toscana è una regione che punta molto sull'export (circa il 30% del Pil regionale) e la richiesta di una certificazione trasversale ai vari settori produttivi è arrivata da più parti dato che le realtà che hanno già adottato iniziative analoghe hanno registrato importanti aumenti di fatturato.
La fama e la notorietà, ha detto ancora il presidente, che la Toscana si è costruita a livello mondiale per alcuni elementi distintivi e identificativi (storia, tradizione civica, capacità, cultura, qualità, territorio e stili di vita) sono quelli su cui la Regione vuol puntare per associarli ad un modo di fare ed essere impresa. Sotto questo profilo il marchio diventa per le imprese lo strumento per valorizzare e promuovere i territori dove operano ed il legame che hanno instaurato con questi in termini, appunto, di competenze e capacità utilizzate per produrre ricchezza. Il marchio non va sostituire le certificazioni o le denominazioni già utilizzate ad esempio nel settore agroalimentare.
Il disciplinare per il rilascio della certificazione contemplerà poche ma essenziali condizioni legate alla tutela e sicurezza del lavoro, coesione sociale e territoriale, regolarità amministrativa, sostenibilità ambientale e stabilità economico-finanziaria. L'iniziativa sarà aperta a tutte le imprese. Gli uffici regionali stanno già lavorando alla stesura del disciplinare e alla definizione del logo e delle procedure per il rilascio del diritto d'uso.