Gli scenari della sanità nel futuro post covid in Toscana e Italia. Questo il filo rosso del convegno che si è tenuto a Firenze nella Sala Pegaso della Regione e organizzata dallo studio Di Pardo, esperto in diritto sanitario.
Un confronto che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dall’eurodeputata Simona Bonafè, si è snodato su molti temi, quali l’innovazione, la riforma del servizio sanitario nazionale e le opportunità messe a disposizione del Pnrr.
Sul tema, attraverso un messaggio di saluto, è intervenuto il sottosegretario alla salute, Andrea Costa, secondo il quale “la pandemia ha messo in luce il ruolo strategico della sinergia tra pubblico e privato”. Per Costa “non considerare questa dimensione è anacronistico e puramente ideologico: non dimentichiamoci che il sostegno del privato è stato fondamentale nell’allentamento della pressione dei nostri ospedali e nella gestione della campagna vaccinale”.
“Grazie alle risorse del Pnrr- ha detto ancora- e a questo nuovo programma di investimenti ci sono finalmente le condizioni per potenziare la medicina del territorio, avvicinando così i servizi al cittadino e garantendo un equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale. Sarà necessario dunque rafforzare anche la rete di tutte le realtà del settore, penso ai medici di medicina generale, alle strutture convenzionate, alle farmacie, alle associazioni di volontariato”.
La Toscana è una delle regioni più virtuose sulla sanità e il presidente Giani ha voluto sottolineare quanto siano importanti “opportunità di confronto come quella di oggi, in un territorio dove la sanità pubblica è al centro”. “Con il Pnrr- ha sottolineato il presidente - noi ci troviamo davanti a una mini riforma sanitaria. I temi che stanno venendo fuori dal convegno ci fanno capire che abbiamo davanti importanti sfide, noi siamo pronti”-
“Sono felice di essere a questo tavolo perché l’Europa è protagonista”, ha affermato Simona Bonafè, eurodeputata toscana. “Spendere le risorse del Pnrr bene e in fretta, è una sfida nella sfida. Queste risorse ci sono e segnano un cambio di passo da parte dell’Europa che ha reagito alla crisi economica con uno strumento di solidarietà e non con strumenti di rigore”.
Salvatore Di Pardo ha ribadito come “con il Covid la sanità è cambiata completamente”. “Ora – sottolinea l’avvocato - si dovrà riprogettare il ruolo degli ospedali, delle case di comunità della tecnologia e delle attività assistenziali. Per questo abbiamo deciso di ripartire dalla sanità e dalla Toscana perché secondo noi è il modello del futuro. Da qui devono partire le altre regioni italiane perché è questa la Regione che ha sviluppato la sanità pubblica più in linea con le direttive del futuro”.
“I fondi del Pnrr hanno dei vincoli specifici che bisogna rispettare – ha detto Guliano Di Pardo - vincoli che riguardano l’inclusione, la transizione digitale, l’innovazione e la transizione ecologica. Le risorse devono essere messe a terra con procedure semplici, rapide e devono consentire la massima apertura al mercato rispettando i vincoli di esclusione”.
(In collaborazione con Denise Faticante, ufficio stampa del convegno)