Sociale
20 gennaio 2015
15:20

Disabilità, venerdì e sabato prossimi l'universo toscano si ritrova a San Donnino

FIRENZE - Scuola, inserimento lavorativo, accessibilità, durante e dopo di noi. Saranno questi i temi prioritari al centro della Conferenza regionale sulla disabilità in programma venerdì 23 e sabato 24 gennaio prossimi a Spazio Reale, San Donnino, Campi Bisenzio (FI). Un'occasione, promossa da Regione, Sds Fiorentina Nord-Ovest e Centro Regionale Informazione e Documentazione in collaborazione con Anci Toscana e Cesvot, per favorire un confronto molto ampio tra istituzioni e organizzazioni della società civile e del privato sociale impegnate nel settore. Oggi a Palazzo Strozzi Sacrati la vicepresidente Stefania Saccardi e il direttore della Sds Fiorentina Nord-Ovest Andrea Valdrè hanno illustrato i contenuti dell'appuntamento.

La mattina del 23 gennaio, dopo i saluti affidati al presidente Enrico Rossi, alla presidentessa di Anci Toscana Sara Biagiotti e del Direttore Generale per l'inclusione e le politiche sociali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Raffaele Tangorra, spazio a una serie di inteventi su scuola, agricoltura sociale, durante e dopo di noi, nuove soluzioni per l'autonomia e piani per l'accessibilità. Massimo Toschi , Consigliere della Regione per la cooperazione internazionale e per i diritti delle persone disabili , proporrà un testo unico della normativa regionale sulle politiche per le persone con disabilità. Nel pomeriggio verranno aperti 4 tavoli di lavoro sui 4 temi al centro del dibattito. Uno spettacolo teatrale serale interpretato da persone disabili e a cura di Venti Lucenti chiuderà la prima giornata. Sabato 24, dopo una breve discussione in plenaria dei risultati dei 4 tavoli di lavoro, ci sarà una tavola rotonda dal titolo 'A un anno dalla Conferenza nazionale di Bologna, il punto della situazione. Regioni a confronto'. La vicepresidente Stefania Saccardi chiuderà la Conferenza.

Si potrà seguire gran parte della Conferenza regionale anche in diretta streaming mentre il Centro nazionale per il volontariato curerà una diretta twitter con l'hashtag #confdisabilità.

Alcuni dati. In Toscana l'universo dei soggetti portatori di handicap si aggira sulle 100 mila unità, un dato che cerca di fare una sintesi tra le principali fonti di rilevamento (Istat, Inail, Inps e Ars Toscana) che stimano il fenomeno in modo assai differente a seconda delle finalità e della metodologia statistica utilizzata. Spostandoci alla presenza nella scuola, nel 2013 (fonte Regione Toscana) gli alunni disabili sono 10.733, i docenti di sostegno 5.092. Nella scuola dell'infanzia la quota di disabili sugli iscritti è dell'1,4%. Sale al 2,3% in quella primaria, al 3% per la secondaria di primo grado e si riabbassa 2,2% per la secondaria di secondo grado. L'inserimento scolastico di bambini e ragazzi disabili è cresciuto nel tempo ed è arrivato, nei tre ordini di istruzione, a 2,4 ogni 100 iscritti, contro una media nazionale del 2,6%. La dotazione di posti di sostegno, pur corrispondente alle prescrizioni normative vigenti, appare invece sottostimata rispetto al bisogno presente. Il numero di posti copre infatti meno della metà degli alunni disabili iscritti all'interno del percorso scolastico (47%) con una punta massima nella scuola dell'infanzia (53%) ed una minima nella secondaria di secondo grado (42%). Il rapporto tra disabili e docenti di sostegno è di 2,1 a 1 e oscilla tra 1,9 (infanzia) e 2,4 (secondaria II grado) iscritti disabili per ogni docente. Riguardo all'inserimento lavorativo occorre anzitutto premettere che la legge 68 del 1999 ha introdotto, attraverso il collocamento mirato, una ‘serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione'. Alla fine del 2013 in Toscana il numero di soggetti iscritti al collocamento mirato è di 36.650 unità, cifra cresciuta del 18,7% rispetto al 2008. Malgrado ciò gli avviamenti attivati attraverso il collocamento mirato sono calati: in Toscana, tra il 2008 e il 2013 le assunzioni si sono dimezzate; oltre alla congiuntura sfavorevole ha contribuito la permanenza di barriere all'ingresso dei disabili nel mondo del lavoro. Con Giovanisì la Toscana ha promosso pari opportunità anche ai giovani disabili: da maggio 2012 a luglio 2014 i disabili che hanno potuto effettuare un'esperienza in azienda (fino a una durata massima di 24 mesi) sono stati 933. Un altro progetto regionale sull'agricoltura sociale ha inoltre consentito, a partire dal 2012, di inserire 362 giovani disabili in aziende agricole. Sulle politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente ed inclusione nella società la Regione ha avviato varie azioni. A partire dal 2004 ha sperimentato il progetto regionale 'Vita Indipendente', per consentire a persone con disabilità di vivere in casa propria senza ricorrere a strutture protette e vivere con ampi margini di autonomia. Nel 2012 il progetto è stato esteso a tutta la regione e le risorse sono cresciute: dai 2 milioni di euro del 2009 si è passati ai 9 per il 2015. Secondo l'Istat in Italia oltre la metà dei figli con disabilità gravi può contare solo sull'aiuto dei genitori per l'assistenza non sanitaria per le attività di cura (54% dei casi), mentre solo il 17,6% di essi usufruisce di assistenza domiciliare sanitaria o non sanitaria pubblica. La Toscana, nel tentativo di dare una risposta al 'Dopo di noi' ha promosso la Fondazione di Partecipazione come alternativa all'inserimento in Comunità Alloggio o residenze sanitarie per disabili, modello in grado di coniugare sostenibilità economica e collaborazione tra famiglie, associazioni di disabili ed enti pubblici. Attualmente sono 5 le esperienze avviate tra il 2005 e il 2011 con un impegno, formalizzato nel Piano Socio-Sanitario Integrato 2012-2015, di favorire ed incentivare questi progetti anche in futuro.