Economia
19 giugno 2013
9:42

Dalla Regione 2,5 milioni per il polo fieristico-congressuale di Arezzo. Rossi: 'Una realtà che vuole crescere'

FIRENZE - Arezzo Fiere e Congressi è una realtà importante del settore fieristico nazionale, con particolare riferimento all'oreficeria e al settore agro-alimentare: olio, vino e agriturismo. Oggi si propone, forte di una nuova struttura, anche nel settore congressuale, che si giova di una collocazione geografica strategica al centro dell'Italia. Il progetto è in fase di completamento e porterà l'offerta degli spazi dagli attuali 16mila metri quadri espositivi a 25mila metri quadri complessivi.

E mentre sta completando i lavori previsti, Arezzo Fiere e Congressi ha già approvato un ulteriore aumento di capitale pari a 6 milioni 500mila euro, da far sottoscrivere entro il 2013 ai propri soci, per il completamento ottimale di tutti gli interventi. La Regione ha già risposto stanziando poco meno di 2 milioni e mezzo, che la Giunta regionale ha approvato nella seduta di lunedì scorso.

"Si tratta di un riconoscimento importante e dovuto – commenta l'atto il presidente Enrico Rossi – ad una realtà che vuol crescere in sintonia con le richieste del mercato restando fedele e legata alla vocazione produttiva del suo territorio di riferimento. Sono orgoglioso, come ho già avuto modo di dire, quando mi sento ricordare Arezzo come una delle capitali dell'oro ovunque io vada, in particolare all'estero".

"La volontà di Arezzo Fiere e Congressi di ampliarsi, investendo e diversificando, in tempi certo non facili – aggiunge Rossi – dimostra che si intende rispondere, creando strumenti nuovi per essere preparati alla ripresa; e comunque di essere in grado di reagire alle sfide dell'economia globalizzata. Qui come nel resto della regione, c'è una Toscana certamente in difficoltà, ma convinta di poter riprendere un cammino di sviluppo".

"Su questa via chi intende ripartire troverà il governo regionale al suo fianco, disposto a investire e supportare fin dove potrà – è la conclusione del presidente -. Le scelte di governo dell'economia che fanno riferimento alla ripresa intendiamo articolarle sul fronte più ampio, perché oggi non si può pensare allo sviluppo del settore manifatturiero senza vederlo immediatamente collegato anche ai flussi turistici in tutte le loro articolazioni, di cui il congressuale non è certo il meno importante, e all'industria culturale. Un fronte unico per un unico scopo: ridare fiato alla nostra economia per ridare lavoro, soprattutto ai giovani toscani eredi di una tradizione secolare, e alla loro voglia di dimostrare tutte le qualità possedute".