Editoria
5 maggio 2016
10:26

Curiosità, primati e storia delle biblioteche

Facciamo un salto a ritroso sul significato etimologico della parola "biblioteca".

La voce è composta di due parole greche: βιβλίον (biblíon, "libro", "opera") e θήκη (théke, "scrigno", "ripostiglio").

Il termine βιβλίον (biblíon) differisce da βίβλος (bíblos). Βίβλος era il nome dato alla corteccia interna del papiro (βύβλος, býblos), e considerato che il materiale era usato come supporto per la scrittura, in epoca attica la parola βίβλος divenne, per estensione, sinonimo di "libro". Anche Βιβλίον nasce come identificativo della "carta" o della "lettera" su cui si scrive, ma presto tende a diventare sinonimo non solo di "libro scritto", bensì di "opera letteraria", di vero e proprio contenuto di cui il libro è mero contenitore.

Mentre nel greco moderno esiste la parola βιβλιοθήκη (vivliothikì) non ve n'è traccia nel greco classico. È attestata però la voce βιβλιοφυλάκιον (bibliofylákion) con il significato di "deposito di libri", "archivio di libri". Fu Dione Crisostomo, nel I secolo d.C., a dare alla parola βιβλίον il valore di "biblioteca".
Nell'usatissimma lingua inglese si usa tutt'oggi la parola library derivata dal latino.

Alcune definizioni

E' un servizio finalizzato a soddisfare bisogni informativi quali studio, aggiornamento professionale o di svago di una utenza finale individuata secondo parametri predefiniti, realizzato sulla base di una raccolta organizzata di supporti delle informazioni, fisici (libri, riviste,cd, dvd) o digitali (accessi a basi di dati, riviste elettroniche).

1. Raccolta di libri per uso di studio, e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano: «biblioteca» (bibliothéke) vuol dire, però, innanzi tutto, «scaffale»: scaffale sui cui ripiani si depongono i rotoli, quindi ovviamente anche l'insieme dei rotoli, e solo per traslato la sala (quando si cominciò a costruirne) in cui erano collocate «le biblioteche» (Luciano Canfora); b. privata, pubblica, comunale, universitaria, nazionale, ecc. (e come nome proprio: B. Laurenziana, a Firenze; B. Apostolica Vaticana, ecc.); b. scolastica, la biblioteca degli istituti d'istruzione media riservata agli alunni e ai professori; b. circolante, quella che dà in prestito libri di cultura generale o di letteratura amena, gratuitamente o dietro pagamento di piccole quote; andare in b., frequentare una b.; fig.: è una b. ambulante o vivente, di persona dottissima.

2. Mobile a scaffale destinato a contenere libri.

3. Nell'antichità, nome di varie opere storiche o antiquarie di compilazione; per es., la B. storica (῾Ιστορικὴ βιβλιοϑήκη) di Diodoro Siculo, storia universale in 40 libri dalle origini al primo consolato di Cesare.

4.a. Titolo di collezioni di opere che trattano una determinata materia o temi affini, ma che possono essere anche di argomento vario: B. Sonzogno, B. diamante, B. di cultura moderna, ecc.

4.b. Titolo di riviste culturali (come la B. Italiana, periodico milanese fondato nel 1816) o di associazioni di studî (per es., la B. filosofica fondata a Firenze da un gruppo di studiosi nel 1906). Degli alterati il più comune è il diminutivo bibliotechina; rari il diminutivo e spregiativo bibliotecùccia, l'accrescitivo bibliotecóna e il peggiorativo bibliotecàccia. (ndr. testo tratta dal vocabolario dell'Enciclopedia Treccani).

Cenni storici

Lo sviluppo delle biblioteche pubbliche si intensifica in Italia a partire dagli anni Settanta in relazione alla legge n.382/1975 sull'ordinamento delle Regioni che, in attuazione dell'articolo 117 della Costituzione, trasferiva alle Regioni le competenze sulle biblioteche di ente locale e sullo sviluppo della scuola dell'obbligo e della scolarizzazione.
Dagli anni Ottanta si assiste ad un crescente sviluppo dell'utilizzo del computer per l'informatizzazione dei cataloghi e per la gestione del prestito; oltre ai software gestiti su mainframe la diffusione dei pc favorisce l'automazione di piccole biblioteche.

Con lo sviluppo di Internet alla fine degli anno Novanta, il servizio si estende anche alla messa a disposizione degli utenti di selezioni tematiche di siti web di qualità ed a molte iniziative di alfabetizzazione su Internet per gli utenti. E successivamente all'avvento della biblioteca digitale.

In Italia il Codice dei beni culturali e del paesaggio approvato nel 2004, all'articolo 101, definisce: "«biblioteca», una struttura permanente che raccoglie e conserva un insieme organizzato di libri, materiali e informazioni, comunque editi o pubblicati su qualunque supporto, e ne assicura la consultazione al fine di promuovere la lettura e lo studio;".

Primati e curiosità

  • La più vasta biblioteca del mondo è la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, contenente oltre 128 milioni di libri.
  • La più grande biblioteca italiana ed una delle maggiori europee è la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
  • Il Paese con il maggior numero di biblioteche: è la Russia, circa 65.000 biblioteche pubbliche;
  • Il Paese con il maggior numero di biblioteche antiche: è l'Italia, che ha 21 biblioteche del XII e XIV secolo. Seconda la Francia, con 18 biblioteche del XII e XIV secolo;
  • Il Paese con il maggior numero di iscritti alle biblioteche rispetto alla popolazione: è la Finlandia, dove circa la metà della popolazione è registrata come utente di biblioteca;
  • La biblioteca più affollata del mondo: è la New York Public Library, negli USA, che accoglie, ogni anno, 10 milioni di visitatori e ha oltre 3 milioni di membri registrati.
  • Biblioteche con dormitorio (residential libraries): la più grande è in Galles, la Gladstone's Library, a Hawarden, fondata nel 1895; ospita, tra le sue mura, anche un ostello per gli utenti.
  • La prima biblioteca digitale: è quella del Progetto Gutenberg, avviato nel 1971 Michael Hart a Salt Lake City (USA). A gennaio 2011 il suo patrimonio digitale consiste in 33.000 libri.
  • La Biblioteca Malatestiana di Cesena detiene due primati assoluti: è stata la prima biblioteca civica italiana d'Europa; è l'unico esempio di biblioteca monastica medievale perfettamente conservata nell'edificio, negli arredi e nella dotazione libraria.