Editoria
Sociale
7 dicembre 2022
14:48

Crescere insieme all’Africa, storie di diritti e cooperazione

Presentato dal presidente della Regione Eugenio Giani Il volume di don Andrea Pio Cristiani, fondatore del Movimento Shalom e parroco di Fucecchio, condiviso in forma di dialogo, con il giornalista dell’Ansa Giampaolo Grassi

Crescere insieme all’Africa, storie di diritti e cooperazione

Una lettera inattesa diventa lo spunto per una comune riflessione sul modo di fare cooperazione internazionale, promuovere scolarizzazione, lavoro salute, progetti autosostenibili nei Paesi più poveri del mondo e prendere le distanze da quell’idea di “beneficenza” che nel migliore dei casi si esaurisce in se stessa e nel peggiore nasconde disegni politici egemonici o il lucro personale di speculatori privati o di Stato.

Da qui nascono le pagine di “Crescere insieme all’Africa” che don Andrea Pio Cristiani, fondatore del Movimento Shalom e parroco di Fucecchio, condivide in forma di dialogo, con il giornalista dell’ANSA Giampaolo Grassi, scritte con la severità e l’impegno di chi cerca di documentarsi, raccoglie cifre e dati, confronta esperienze e scenari diversi per rendere giustizia a chi ha speso la propria vita cercando di aiutare gli altri e si interroga sulla natura stessa del proprio impegno, domandandosi se certe forme di cooperazione siano in realtà un modo neocoloniale per mantenere l’Africa in un perenne stato di “adolescenza economica”, come sostiene l’economista zambiano Dambisa Moyo.

Il volume, edito da Castelvecchi e presentato nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati dagli autori assieme alla professoressa Anita Norcini Tosi, teologa, al musicista e cantante Paolo Vallesi e al generale in ausiliaria Antonino Zarcone, responsabile dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito dal 2008 al 2015 e più volte impegnato in operazioni di stabilizzazione internazionale, fra le altre quelle svolte a Sarajevo con il ruolo di vice direttore del Comando IFOR e a Baghdad in qualità di assistente militare del corpo d’armata multinazionale.

Nelle sessanta pagine di “Crescere insieme all’Africa” c’è, raccontata da chi la pratica, la ragione ultima di un certo modo di fare cooperazione che va oltre l’”elemosina” e l’impegno individuale e trova la sua ragion d’essere nel coinvolgimento e nella concretezza, si basa sulla valutazione di quel che davvero serve ed è possibile fare con le risorse presenti sul luogo, proporzionale alle possibilità ed al livello di coinvolgimento delle persone, in modo ugualitario e rispettoso, dove il lavoro è al centro di ogni progetto e aiuta a costruire saperi, mestieri, professioni.

Con la piena coscienza che tutto questo a volte non basta a bilanciare le presenze e il peso di Paesi “espansionisti”, dittatori africani, mercanti di armi, “predoni” occidentali, politiche criminali, ma è invece utile nella concretezza di una cooperativa agricola che emancipa, una scuola che insegna, un pozzo d’acqua ben fatto e nelle parole di Paolo Vallesi “ che resta, non si ferma in superficie, arriva a sessanta metri di profondità e fornisce acqua pulita”.

C’è un diverso spirito cristiano in questo modo di praticare la cooperazione, come sottolinea Eugenio Giani, “che porta con sé il senso di civiltà che la Toscana può esprimere, dove religione, cultura, saper fare e tradizione diventano una sola cosa e lascia un segno tangibile nei progetti attivati nei Paesi, come il Burkina Faso, dove il Movimento Shalom è presente da anni e don Andrea Cristiani rappresenta il punto di riferimento della figura del sacerdote che nella sua missione pastorale, in senso etico e spirituale, resta al passo con i tempi e con le esigenze reali delle persone”.

Le esperienze e le domande che restano in sospeso fra le righe, nella sintetica asciuttezza del volume, sono per questo il contributo di consapevolezza più generoso che chi opera al servizio degli altri può mettere a disposizione a chi desidera riflettere.