Lavoro
16 luglio 2014
16:15

Cose di Lana, Simoncini incontrerà l'azienda invitandola a riaprire il tavolo sindacale

FIRENZE – La crisi del maglificio Cose di Lana di San Sepolcro, una delle principali realtà manifatturiere della Valtiberina, è stata al centro dell'incontro convocato oggi dall'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini e al quale hanno partecipato il sindaco di San Sepolcro Daniela Frullani, l'assessore al lavoro della Provincia di Arezzo Carla Borghesi, le organizzazioni sindacali provinciali di categoria e le Rsu dell'azienda.

 

L'azienda, attualmente ammessa al concordato preventivo, accusa da tempo forti difficoltà finanziarie e, nel giugno scorso, ha presentato un piano che prevede 85 esuberi su un totale di 208 addetti. I sindacati denunciano che, ad oggi, non sono stati in grado di conoscere e discutere con la proprietà i dettagli del piano.

 

"Condividiamo le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali - spiega l'assessore Simoncini – sia per il numero elevato di posti di lavoro che vengono messi in discussione dalla ristrutturazione annunciata dall'azienda, sia perchè questa crisi si inserisce nel contesto di un'area, la Valtiberina, già colpita dalla crisi economica in atto, sia, in terzo luogo, perchè il quadro conoscitivo risulta ancora poco definito". E' per questo motivo che l'assessore chiederà un nuovo incontro all'azienda. "All'azienda chiederò di ripristinare normali relazioni sindacali con i rappresentanti dei lavoratori – prosegue l'assessore – invitandola a far conoscere i contenuti e i numeri del piano industriale e a riportare a livelli accettabili la previsione di perdite occupazionali".

 

L'assessore aveva già avuto un incontro con i vertici aziendali. L'azienda era stata successivamente messa in contatto con Fidi Toscana per verificare la possibilità di un eventuale supporto nei rapporti con il sistema creditizio.

 

Nel prossimo incontro l'assessore ribadirà all'azienda che l'obiettivo per la Regione e le istituzioni è quello di garantire la prosecuzione dell'attività e il mantenimento di accettabili livelli occupazionali. E che per questo sono disponibili "a mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione a supporto di un piano industriale credibile".