I centri di raccolta e le stazioni ecologiche rimangono chiusi al pubblico ma i Comuni e i gestori potranno prevederne l’apertura al pubblico, nei casi in cui i rifiuti non possano essere raccolti con modalità alternative rispetto al conferimento diretto, sempre nel rispetto delle disposizioni contenute nel Dpcm del presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020.
E’ quanto contenuto nell’ordinanza 51, predisposta dall’assessorato all’ambiente e firmata dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che riguarda i centri di raccolta e le stazioni ecologiche che, pur rimanendo chiusi, potranno essere aperti su decisione del sindaco o del gestore per svolgere particolari funzioni qualora si ritenga importante, assicurando sempre il distanziamento sociale e le norme di sicurezza previste.
Ugualmente, Comuni e gestori potranno adottare un orario da loro definito sulla base delle proprie esigenze organizzative, anche prevedendo fasce orarie diverse da quelle ordinarie.
Resta ferma la necessità, recita l’ordinanza 51, di garantire la destinazione finale dei rifiuti raccolti e il rispetto delle norme precauzionali dettate dall’emergenza sanitaria, secondo quanto disposto dalla normativa nazionale e regionale, al fine di ottemperare alle disposizioni di sicurezza delle persone e dei lavoratori