Istituzioni
Sociale
28 febbraio 2011
16:58

Contro le droghe e l'oppio in Afghanistan, anche la Regione farà la sua parte

FIRENZE - Stop alla produzione di oppio in Afghanistan. Se ne è parlato oggi a Palazzo Bastogi, una delle sedi della Regione Toscana. In particolare il tema è stato l'alleanza (possibile) tra Unione europea e Russia per raggiungere l'obiettivo.

La Regione ha competenze limitate. Ma darà tutto il suo contributo per "un futuro possibile senza droga per i giovani", che poi era il titolo non casuale dell'incontro di oggi. "La droga – ha ricordato nel suo intervento iniziale l'assessore Nencini - non è più solo un fenomeno giovanile e giovanilistico. Investe generazioni che fino a pochi anni fa credevamo immuni. Le dinamiche della globalizzazione ne hanno fatto un fenomeno ampiamente diffuso nel mondo, tanto che non esiste parte del globo dove il consumo di droga non sia diffuso, e aumentano in modo allarmante i decessi per l'uso di cocaina, la 'polvere bianca', accanto all'esplosione del consumo di droghe sintetiche". "Questo sono i titoli da cui dobbiamo partire – ha proseguito - e la Toscana farà la sua parte, esercitando per le proprie competenze un ruolo attivo nella prevenzione e la lotta alla droga".

L'incontro è proseguito con una tavola rotonda, coordinata dal professor Silvio Calzolari della facoltà teologica dell'Italia centrale, alla quale hanno partecipato l'eurodeputato Pino Arlacchi, vicepresidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con l'Afghanistan, Viktor Ivanov, direttore del servizio federale russo per il controllo dei narcotici, e David Monti, giudice presso il tribunale di Firenze.