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3 marzo 2015
11:00

Contro il caro-affitto, nasce il Fondo housing toscano

FIRENZE C' chi troppo 'ricco' per aver diritto ad un alloggio pubblico, ma anche troppo povero per il mercato; e una casa in affitto, ancora meno una da acquistare, non se la pu permettere o fatica a trovarla. Metter su casa, complice la crisi, negli ultimi anni diventato ancora pi difficile: basta guardarsi attorno per rendersene conto. Anche la finanza pubblica, costretta a fare i conti con tagli e risorse sempre pi scarse, vive le sue difficolt . Si cercano 'alleanze' con il privato.

In Toscana una risposta al caro affitto arriva dall'housing sociale. Ed una risposta anche alla crisi del settore edile, perch a disposizione del fondo a cui la Regione ha aderito potrebbero essere messi i tanti immobili invenduti che si accumulano in citt : immobili spesso da completare e che potrebbero dunque rivelarsi anche una possibilit di lavoro per tante piccole e medie imprese toscane.

Se ne parla stamani in Regione a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza toscana: un convegno con tanti sindaci, "un percorso che parte da lontano - spiega l'assessore Vittorio Bugli a far gli onori di casa assieme alla vice presidente ed assessore alle politiche sociali Stefania Saccardi - un percorso che inizia nella primavera del 2013 dai lavori al tavolo per l'edilizia" e che ha visto stamani appunto la firma di un protocollo con l'ingresso della Regione nel Fondo Housing Toscano gestito e partecipato dalla Cassa Depositi e Prestiti, la 'banca' degli enti locali oggi trasformata in societ finanziaria, per l'80 per cento ancora in mano al Ministero dell'Economia e il resto a fondazioni bancarie e mercato.

Due obiettivi in uno
Tutto nato nella primavera del 2013 appunto. Al tavolo per l'edilizia, dove si discuteva fino ad allora essenzialmente di crisi aziendali, si prova a mettere in fila alcune idee per il rilancio del settore. Si discute di dar vita a un fondo di social housing. La proposta diventa poi quella di aderire ad un fondo che gi esiste. Nella legge finanziaria per il 2014 si prevede uno stanziamento da 5 milioni e alla fine dell'anno scorso viene individuato il fondo dove investirli, che il Fondo housing toscano (FHT). Una strategia che porta a centrare due obiettivi in uno: rilanciare il settore edilizio ma anche affiancare alle tradizionali politiche abitative della Regione Toscana e alla tradizionali politiche pubbliche per l'abitare, quelle fatte di case popolari di propriet pubblica e date in affitto, uno strumento innovativo partecipato anche da investitori privati, sia pur un privato particolare come il privato 'sociale'.

L'intesa con Cdp
La firma di oggi del protocollo d'intesa tra Regione, Cassa Depositi e Prestiti e Investire immobiliare Sgr sta tutta qui: un modo per coordinare le diverse politiche dell'abitare e coinvolgere nella programmazione i territori con i Lode, ovvero le conferenze dove siedono i Comuni e che si occupano della gestione delle case popolari. Un'opportunit per recuperare a patrimonio abitativo gli immobili ora vuoti, da rintracciare attraverso un bando che sar presto pubblicato, e non utilizzare cos ulteriore suolo. Sar naturalmente la Sgr, la societ di gestione del risparmio, a valutare le possibilit di investimento.