FIRENZE - "La Toscana negli ultimi anni ha fatto un lavoro di qualit sul governo del territorio e, bench molto rimanga da fare, quanto sancito dalla legge regionale 65/2016 e dal PIT con valenza di Piano Paesaggistico, due strumenti innovativi e di riferimento, il punto da cui partire, non certo quello da cui tornare indietro. Cosa che invece accadrebbe se la proposta di legge sul consumo di suolo alla quale si sta lavorando a livello nazionale, venisse approvata senza l'emendamento da noi presentato a luglio, che stiamo difendendo su pi tavoli nazionali". A dirlo, in occasione della giornata di studi "La nuova stagione del governo del territorio in Toscana", l'assessore regionale all'urbanistica Vincenzo Ceccarelli.
Ceccarelli ha ricordato il lungo lavoro fatto dalla Regione in ambito urbanistico e paesaggistico e ha fatto presente che, a tre anni dall'entrata in vigore dei nuovi strumenti, si giunti ad un punto di svolta, dal quale necessario andare avanti, non certo tornare indietro. "Si appena conclusa una fase transitoria di adeguamento e conoscenza delle nuove norme, ci aspettiamo nei prossimi anni una piena attuazione delle disposizioni contenute nel Pit e nella lr 65/2014. Questo implica una stretta collaborazione con le Soprintendenze e le amministrazioni locali, un lavoro che richiede anche uno 'scatto' di carattere culturale, un cambio di passo. Adesso che stiamo entrando in questa fase attuativa l'idea di una norma statale, senza dubbio condivisibile negli obiettivi, ma meno avanzata della nostra attuale legislazione regionale, ci fa temere un'involuzione".