Ambiente
19 aprile 2013
8:42

Come gestire il rischio alluvioni: oggi a Grosseto il secondo incontro pubblico sul Piano

FIRENZE Si svolge oggi a Grosseto, dopo Livorno, il secondo dei due incontri pubblici che l'assessorato regionale all'ambiente ha organizzato nell'ambito del percorso di elaborazione del piano di gestione del rischio alluvioni.

Tre sono le fasi in cui si articola il lavoro. Gi terminata la prima, dedicata alla valutazione preliminare del rischio alluvioni, adesso si entra nella seconda, quella dell'elaborazione delle mappe della pericolosit .

Punto strategico di questa operazione, che si concluder a giugno, la partecipazione, come dettato dalla specifica Direttiva comunitaria in materia (Direttiva 2007/60/CE) e poi dal Decreto legislativo 49 del 23 febbraio 2010. Ed perci che Regione Toscana e Autorit di Bacino nazionali, ciascuno per la parte di territorio di loro, in coordinamento tra loro e con il Ministero dell'ambiente e il dipartimento nazionale della protezione civile, stanno organizzando specifici incontri di informazione e consultazione pubblica per recepire contributi e osservazioni utili alla elaborazione dei piani.

In estrema sintesi, adesso si lavora per definire criteri comuni per procedere in maniera coordinata alla redazione delle mappe di pericolosit e di rischio. I criteri fondamentali da cui si parte sono: la valorizzazione del lavoro svolto per la definizione della pericolosit nei PAI (Piani di assetto Idrogeologivo); l'adeguamento delle mappe della pericolosit , la definizione di eventuali nuove aree su cui definire la pericolosit e il rischio.

Oltre agli incontri pubblici, in cui vengono coinvolti per lo pi a Amministrazioni, Autorit e Enti pubblici, Agenzie ambientali, Universit , Enti di ricerca, Ordini professionali, associazioni imprenditoriali e ambientaliste, i cittadini possono contribuire anche tramite la compilazione dell'apposito questionario on line.

Prima di consegnare il materiale prodotto in questa seconda fase al Ministero dell'Ambiente, la Regione si occuper di organizzare un altro incontro pubblico a fine maggio.

Si passer poi alla terza fase che si dovrebbe concludere a giugno del 2015 in cui verranno predisposti e attuati i veri e propri piani di gestione del rischio alluvione. Gli anni seguenti, fino al 2021, ci si occuper dei relativi e necessari aggiornamenti.